"Quasi mai, nei ristoranti o negli hotel, viene proposta la frutta fresca. In genere, a fine pasto ti propongono un dolce. Ma per fortuna c'è ancora qualche piacevole eccezione". Ettore Ceccarelli, operatore commerciale di frutta (a marchio Julius) racconta la propria esperienza e si rammarica del fatto che la frutta di qualità sia troppo spesso snobbata dal canale horeca.
Ettore Ceccarelli, Domenico Rizzo e un'ampia scelta di frutta a fine pasto
"Viaggiando per lavoro in Italia, mi sono trovato a Rosarno presso l'Hotel Vittoria, gestito dalla famiglia Rizzo. Con grande piacere, alla fine del pranzo mi hanno servito un ottimo piatto di frutta fresca di stagione: susine, pere, uva e pesche. Tutto era davvero delizioso. Lo stesso è accaduto la sera e questo avviene ogni giorno e con tutti i clienti".
Continua Ceccarelli: "Queste sane abitudini, che fino a qualche decennio fa erano comuni nei ristoranti, dovrebbero essere ripristinate. Si potrebbero organizzare campagne pubblicitarie nazionali per incoraggiare i ristoratori a offrire la frutta più di frequente, come alternativa al dessert. Oppure, perché non istituire anche un concorso annuale per premiare i ristoranti che propongono la migliore selezione di frutta e verdura? Le persone mangiano la frutta volentieri, soprattutto se è di buona qualità e proposta a prezzi ragionevoli".
"Numerosi studi scientifici (come indicato nelle "Linee guida per una sana alimentazione" del Crea) hanno dimostrato che il consumo di frutta può contribuire a combattere il diabete, anche se ingerita dopo i pasti. Dovremmo ritornare alle radici per incoraggiare giovani e adulti a fare scelte più salutari in materia di alimentazione, non solo per una questione medica, ma anche per riscoprire i sapori e gli aromi unici che solo la frutta e la verdura possono offrire".
E conclude: "Chissà se, tra i molti fondi destinati all'agricoltura e all'alimentazione, potrebbe esserci essere spazio anche per un piccolo contributo a favore di questa iniziativa".