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Resoconto da Eurocastanea a Leibnitz in Austria

Per il settore castagne calo di consumi dovuto ai prezzi

Previsioni di raccolto in calo per Italia e Grecia, ma in aumento nella penisola iberica; consumi in calo a causa dei prezzi; nascita dell'Associazione europea del castagno. Sono solo alcune delle novità emerse durante l'ultima edizione di Eurocastanea, svoltasi in Austria dal 13 al 16 settembre, presso Loss Seggau di Leibnitz, nella Regione della Stiria.

La sede di Eurocastanea 2023

Eurocastanea è una rete nata per volontà dei castanicoltori europei di Austria Grecia, Francia, Italia, Spagna e Portogallo per valorizzare i frutti dell'albero di Castanea sativa, castagne e marroni, che nel tempo stanno riscuotendo un crescente interesse da parte di produttori, operatori del commercio, trasformatori e soprattutto consumatori.

A questa edizione 2023 erano oltre cento i presenti provenienti da 13 paesi che hanno partecipato ai lavori. Oltre ai paesi membri aderenti ad Eurocastanea, hanno partecipato operatori dalla vicina Slovenia, di Albania, Ungheria, Slovacchia, Croazia, ma anche della Turchia e del Cile.

Alcuni dati statistici: nel mondo si producono circa 2 milioni di tonnellate di castagne e marroni. Il maggiore produttore è la Cina, con 1,5 milioni di tonnellate, segue l'Europa che ne produce circa 260.000, la Corea del Sud 70.000. Una produzione sempre più globalizzata, che commercialmente genera un giro di affari di centinaia milioni di euro fra prodotti freschi e trasformati.

"Organizzatore dell'incontro 2023 -esordisce Luciano Trentini del CSDC - è stata l'Austria, che basa la sua produzione su di una castanicoltura giovane e moderna. La castanicoltura di questo paese è in forte evoluzione, infatti le superfici coltivate sono passate dai 60 ettari del 2015, agli attuali 170 ettari. La produzione ottenuta è destinata tutta al consumo interno".

Un moderno castagneto dell'età di 5 anni ad alta densità (sesto d'impianto 5 mt x 2,5 mt.)

E' stata l'associazione Arge Zukunft Edilkastanie, coordinata da Joannes Schancti con il supporto di Eurocastanea, a organizzare l'evento caratterizzato da una parte convegnistica e da visite tecniche molto interessanti.

Nella prima giornata sono state le previsioni di produzione ad appassionare tutti i partecipanti. I dati sono stati presentati in vista della prossima campagna di commercializzazione che decollerà fra una quindicina di giorni, in ritardo di circa una settimana rispetto al 2022.

Una parte degli italiani presenti

I dati presentati non possono ancora essere considerati esaustivi, tuttavia forniscono utili indicazioni e individuano una situazione diversificata nei vari Paesi europei. Nel Ovest europeo si stima una produzione in aumento, soprattutto in Portogallo e Spagna rispetto al 2022, favorita da un andamento climatico favorevole e da un'annata precedente di scarsa produzione.

"Situazione più difficile nei paesi mediterranei del Sud Est dell'Europa (Italia, Grecia, Paesi Balcanici), dove l'andamento climatico è stato particolarmente inclemente, soprattutto in Italia e Grecia. Prima le abbondanti piogge di maggio e giugno che hanno condizionato fortemente l'allegagione, poi i prolungati innalzamenti delle temperature, accompagnati da lunghi periodi siccitosi hanno provocato una riduzione della produzione" precisa Trentini.

L'analisi dei dati relativi all'Italia indica per il 2023 una produzione inferiore a quella del 2022, a partire dall'Emilia-Romagna fino a tutto il Sud dell'Italia. In controtendenza invece le aree del Nord Italia, in particolare quelle del Piemonte e del Trentino dove si prevedono incrementi produttivi da stabili a tendenzialmente in aumento.

"I diversi relatori hanno anche affrontato il tema dei consumi. Il calo degli acquisti di castagne e marroni sembra essere tendenzialmente più elevato di quello dell'ortofrutta fresca, che fra il 2022 e i primi 6 mesi del 2023 ha subito una riduzione del 15% circa a causa di andamenti climatici non favorevoli e anche del considerevole aumento dei prezzi. E' necessario però lavorare per promuovere e incentivare il consumo di castagne e marroni, che possono portare effetti positivi alla salute dei consumatori, in particolare ai celiaci visto questo prodotto è Gluten Free certificabile", continua Trentini.

La seconda giornata è proseguita con l'illustrazione della situazione produttiva dei paesi dell'Europea dell'est, realtà ancora poco conosciute ai più.

Sono stati presentati i progetti europei in atto di Italia, Francia e Grecia, finanziati con il contributo della UE. A seguire Italia, Francia, Spagna e Portogallo hanno illustrato alcuni dei progetti europei di promozione e valorizzazione della castagna e del marrone. In particolare, sono stati giudicati positivi i risultati ottenuti dal "Progetto Castana", un Erasmus+ che avuto il merito di favorire scambi di informazione fra castanicoltori giovani e meno giovani dei Paesi che hanno partecipato al progetto.

Ogni giornata si è conclusa con visite tecniche di estremo interesse che hanno dimostrato come la castanicoltura stia subendo una profonda trasformazione con l'obiettivo di renderla ancor più interessante per i giovani castanicoltori, attraverso nuove forme di allevamento, nuove varietà e un'efficace introduzione nel processo produttivo di una efficiente meccanizzazione.

Fra i presenti, a questo incontro la delegazione italiana è stata la più numerosa (38 partecipanti) a dimostrazione del rinnovato interesse che esiste per il settore nel nostro paese.

A coronare il successo di queste Giornate è stata l'approvazione e la sottoscrizione del nuovo statuto di Eurocastanea che sancisce la nascita di una nuova struttura sotto forma di associazione europea che opererà in futuro, in autonomia. Avrà sempre sede a Bordeaux e sarà il collettore di tutti i portatori di interesse verso i frutti del castagno. L'associazione si appoggerà sempre ai soci costitutori storici che fanno riferimento a CSDC di Marradi (Italia), Refcast (Portogallo), Sindacat National des Producteurs de Chataigne (Francia), ARGE (Austria), Coop Meliva/Acm (Grecia), ma che intende allargare la propria base sociale a:

- nuovi membri privati, es. commercianti, trasformatori, ecc.;
- a strutture di ricerca e sviluppo del settore castanicolo quali università ed enti scientifici;
- enti pubblici (Comuni, Regioni ecc.);
- membri ospiti (consumatori, cuochi, ristorazione, Strade della castagne, Confraternite della castagna ecc.)

Ultima tappa delle visite tecniche è stata al Centro Nazionale di sviluppo della ortofrutticoltura a Poloscke in Ungheria.

"Ancora una volta Eurocastanea ha dimostrato di essere un eccellente punto di riferimento e d'incontro per tutti i partecipanti", conclude Trentini in rappresentanza del CSDC – Centro di Studio e Documentazione sul Castagno con sede a Marradi. Il Centro è membro di Eurocastanea per l'Italia e ha designato come propri rappresentanti in seno all'Associazione Gabriele Loris Beccaro (Unito – Centro di Castanicoltura), Roberto Mazzei (Distretto della Castagna della Campania), Renzo Panzacchi (Consorzio Castanicoltori Appennino Bolognese), Maria Marsiglia (Industrie Alpa), Luciano Trentini (CSDC).

Durante l'assemblea generale, è stato deciso che l'edizione 2024 di Eurocastanea si terrà in Grecia, ultimo paese che ha aderito all'Associazione e che ha dimostrato di avere grosse potenzialità produttive nel settore.

Nei prossimi giorni, le relazioni tecniche presentate in Austria saranno disponibili presso Il Centro di Studio e Documentazione sul Castagno di Marradi: info@centrostudicastagno.it