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La Sicilia si prepara a respingere la minaccia Huanglongbing

Presso il CREA-OFA di Acireale (CT), si è svolta una riunione operativa in preparazione all'evento regionale sull'Huanglongbing (HLB), che si terrà in vista della grave minaccia fitopatologica sugli agrumi che incombe sulla Sicilia.

Il batterio in questione, che dà origine alla malattia nota come Citrus Greening, rappresenta una grave minaccia per l'agrumicoltura in Europa, e quindi anche nel nostro Paese: per questo è fondamentale il coinvolgimento del tessuto imprenditoriale agrumicolo siciliano e delle Istituzioni di riferimento.

Un momento durante l'incontro

La campagna di informazione è già in corso in Sicilia, in primis attraverso la distribuzione di centinaia di manifesti informativi su tutto il territorio coltivato ad agrumi, a cura delle parti coinvolte nel progetto, con il coordinamento del Distretto Agrumi di Sicilia e il sostegno delle organizzazioni di categoria Cia Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confcooperative Sicilia e FruitImprese Sicilia e la collaborazione del Saaf (Department Agricultural Food Forest Sciences) dell'Università di Palermo, il Di3A dell'Università di Catania, il Crea, il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, Copagri Sicilia, il Servizio fitosanitario regionale e lotta all'agropirateria dell'Assessorato regionale, la Federazione Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Sicilia, con il materiale scientifico a cura di PreHLB.

L'evento, pianificato per il 27 ottobre a Catania, mira quindi a contrastare l'ingresso in Europa di questa malattia, causata da batteri del genere Candidatus liberibacter, e a implementare misure di contenimento. Sebbene, infatti, non siano stati ancora rilevati batteri HLB nell'Unione Europea, il rischio di introduzione è reale, a causa della continua circolazione di merci e persone, compresa l'importazione non regolamentata di materiale di propagazione di agrumi da paesi in cui la malattia è presente.

L'HLB ha avuto origine nel sud-est asiatico e, in poco più di un decennio, si è diffusa in varie aree agricole, causando significative perdite economiche in Cina, negli USA e in Brasile.

La sopravvivenza e la diffusione su larga scala di questi batteri sono garantite dalla presenza di due insetti vettori: Trioza erytreae e Diaphorina citri. Entrambi questi insetti sono stati segnalati nel territorio europeo, nelle isole Azzorre e nelle isole Canarie. Attualmente, solo Trioza erytreae è stato rilevato nella penisola iberica.

Gli organizzatori ringraziano i partecipanti e colgono l'occasione per rilanciare un appello all'Assessore all'Agricoltura Sammartino, al Ministro delle Politiche Agricole Lollobrigida e al Sottosegretario D'Eramo, responsabile dei problemi fitosanitari, per unirsi agli sforzi.

"La sensibilità e l'interesse dimostrati da coloro che hanno preso parte all'incontro ci spingono a lavorare ancora più duramente per affrontare con successo la sfida del batterio HLB - dichiara la presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, Federica Argentati - e contribuire così alla salvaguardia del settore agrumicolo siciliano. Proprio dalla Sicilia parte questo percorso che, naturalmente, si spera possa essere condiviso anche da altri territori agrumicoli del nostro Paese. Stiamo facendo questo importante sforzo di coesione per mettere in evidenza un problema trasversale, importante per tutta la filiera".

Per ulteriori informazioni:
Distretto Agrumi di Sicilia
Federica Argentati
coordinamento@distrettoagrumidisicilia.it