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Un convegno finale per la presentazione dei risultati

Si conclude il progetto Ortofrutta Made in Basilicata

Dopo circa 36 mesi di attività, volge al termine il progetto di filiera Ortofrutta Made in Basilicata, ideato per il perfezionamento della qualità frutticola e dell'agroecosistema di quest'area del Sud Italia fortemente specializzata in produzioni frutticole. Le attività progettuali sono state illustrate dai protagonisti aderenti al partenariato proprio nella mattina di ieri (27 giugno 2023) a Policoro (Matera), nel corso di un convegno finale organizzato per mostrare i risultati raggiunti e le certificazioni ottenute.

Ortofrutta Made in Basilicata, finanziato dalla sottomisura 16.0 del PSR Basilicata 2014-2020, ha messo insieme innovazione, sostenibilità, formazione, consulenza, ammodernamento aziendale e promozione, riuscendo a dimostrare come l'aggregazione e la cooperazione possono portare reddito alle imprese e allo stesso tempo contribuire alla valorizzazione di un territorio.

Nicola Serio (Apofruit)

Il progetto si è proposto diversi obiettivi e si è basato su varie attività: oltre a una migliore programmazione delle produzioni, quindi alla necessità di affrontare i mercati per ciò che chiedono, si è lavorato per portare una maggiore sostenibilità ambientale, quindi presentare un prodotto più in linea con le richieste del consumatore.

Claudio Scalise

L'evento si è aperto con i saluti di benvenuto e la presentazione storico-territoriale di Nicola Serio, consigliere delegato di Apofruit. Il primo relatore a prendere la parola è stato invece Claudio Scalise di SGMarketing, il quale, grazie a delle analisi dettagliate, ha fin da subito ribadito quanto la Basilicata possa essere considerata una regione sostenibile. Scalise ha poi illustrato le attività di comunicazione, sia per i canali B2B sia per quelli B2C, messe in atto nel triennio del progetto e riassumibili nell'identificazione del logo, nella creazione di un sito istituzionale e delle pagine social e nella realizzazione di un evento B2B.

Pasquale De Francesco

Tra gli altri ospiti, presenti anche Pasquale De Francesco di L'Officina GBS, il quale ha illustrato gli aspetti tecnici e le linee guida alla base della sostenibilità, quest'ultima intesa nella triplice accezione ambientale, sociale ed economica, al fine di promuovere una graduale transizione verso un sistema alimentare più sostenibile e sano, in linea con gli obiettivi strategici europei del Green Deal. De Francesco ha spiegato che le aziende certificate sono state 69. Il Protocollo di sostenibilità Made in Basilicata è il risultato di un processo di analisi, concertazione e progettazione che ha coinvolto anche i produttori e i tecnici delle OP Apofruit e Terre della Luce.

Mario Tamanti

All'interno del partenariato anche la AOP Gruppo VI.VA. A rappresentare l'associazione durante l'evento conclusivo è stato il direttore Mario Tamanti, il quale ha parlato delle attività svolte e precisato gli obiettivi del progetto, oltre che riportato alcuni dati economici, quali la spesa complessiva approvata di 8.936.333, a fronte di una spesa realizzata pari a € 6.944.036 (77,7%). Le aziende agricole/conferitori sono state 190, di cui beneficiari diretti 14 e 176 invece quelli indiretti. Tamanti ha anche illustrato ai presenti tutti gli interventi realizzati nel corso dei tre anni da alcune aziende agricole.

Vittorio Restaino (in foto sopra), funzionario dell'autorità di gestione PSR Basilicata 2014-2020, ha concluso complimentandosi con tutti i protagonisti del progetto per aver agito in maniera corretta e puntuale, rispettando in modo scrupoloso gli equilibri economico-finanziari dettati. Il responsabile regionale ha poi evidenziato quanto la programmazione sia stata molto partecipata, nonostante l'alta selettività e le risorse comunque limitate.

L'evento si è concluso con la consegna delle certificazioni di sostenibilità alle imprese Apofruit Italia, Op Terre della Luce e Cooperativa Lucana. A premiare le aziende, Carmelo Sigliuzzo di Check Fruit.

Per maggiori informazioni sul progetto "Made in Basilicata" è possibile contattare l'organizzazione Apofruit Italia o visitare il sito web.