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L'esperienza di un coltivatore in Iraq

Sfidare la crisi idrica con la coltivazione idroponica di fragole

La storia di Ammar inizia nella capitale irachena, dove è nato e cresciuto. Da ragazzo, la sua curiosità è stata stimolata da due eventi apparentemente non correlati: essere testimone delle secolari tradizioni agricole e l’incontro con la tecnologia importata da una terra lontana. Suo padre, negli anni '80, di ritorno da un viaggio in Giappone portò con sé una serie di intriganti oggetti che, per il giovane Ammar, rappresentavano affascinanti segni di innovazione e progresso. Queste prime ispirazioni hanno acceso una luce in Ammar, mettendo insieme il suo amore per l'agricoltura e la tecnologia, e orientandolo verso l’attività di imprenditore con una visione straordinaria.

Oggi, Ammar è il protagonista di un'attività ambiziosa: una smart farm che cerca di affrontare una delle maggiori sfide con cui la sua città natale di Baghdad deve combattere, la carenza d'acqua. Il suo progetto utilizza la tecnologia idroponica, un sistema che consente la crescita delle piante in una soluzione a base d’acqua e ricca di sostanze nutritive, fuori suolo e con un ridotto consumo di acqua.

Questo era un concetto di agricoltura con cui non era nato, ma una visione accuratamente elaborata e sviluppata nel tempo. Dopo aver costruito un prototipo iniziale su piccola scala, Ammar si è rivolto all'UNDP per una guida esperta. Ricevendo supporto tecnico dal programma Ambiente dell'UNDP Iraq, Ammar ha poi portato le sue ambizioni all'estero, in Giordania, dove ha ulteriormente ampliato le sue conoscenze e competenze attraverso corsi dedicati.

Al suo ritorno a Baghdad, forte di una nuova esperienza e di una visione rafforzata, Ammar ha investito i suoi risparmi nella sua nuova azienda, la Al-Hayane Farm. Questa non è una azienda qualsiasi, ma un centro sostenibile e innovativo di tecnologia agricola. Insieme all'idroponica, la Al-Hayane Farm utilizza l'acquaponica, un sistema che integra l'allevamento ittico con l'idroponica, in cui i rifiuti prodotti dall'acquacoltura forniscono nutrienti alle piante.

Tuttavia, la sua innovazione non si è fermata a questo. Comprendendo l'urgente necessità di risparmiare energia, Ammar ha introdotto il raffrescamento evaporativo passivo nel modello di azienda agricola, una tecnologia che sfrutta il processo naturale di evaporazione dell'acqua per raffreddare l'aria circostante, risparmiando così circa l'85% del consumo energetico.

Distribuita su 1.400 metri quadrati e alimentata per l'80% da energia solare, Al-Hayane Farm è una testimonianza di agricoltura sostenibile. Ogni anno, l'azienda potrebbe produrre oltre 120 tonnellate di frutta e verdura, tra cui fragole, lattuga e cipolla. Inoltre, diminuendo l'utilizzo di plastica del 60%, l'utilizzo di acqua del 75% e le emissioni di CO2 di 30 tonnellate all'anno, riduce significativamente l'impatto ambientale.

Le prospettive finanziarie di questa impresa sono altrettanto promettenti. Secondo Ammar, un progetto simile potrebbe avere un ritorno sull'investimento del 65% nel primo anno e potenzialmente generare circa 20 posti di lavoro permanenti e 80 temporanei. Potrebbe anche garantire un reddito consistente per una famiglia di sei persone.

Tuttavia, Ammar non ambisce solo al guadagno economico. Il suo obiettivo finale è dimostrare la fattibilità e la redditività dell'agricoltura sostenibile alla sua famiglia, ai vicini e alla comunità più ampia. Ammar pensa che, nonostante le sfide che Baghdad deve affrontare, i suoi residenti possano creare e godere dei vantaggi di attività sostenibili e redditizie. La sua famiglia, i suoi primi sostenitori, lo affiancano quotidianamente in azienda, testimonianza del potenziale successo della sua ambiziosa visione.

Il viaggio di Ammar è una miscela stimolante di ambizione, innovazione e resilienza. La sua storia simboleggia una nuova era di rivoluzione verde per Baghdad e forse anche per il resto dell'Iraq. Attraverso la sua visione, Ammar dimostra che con il giusto mix di saggezza tradizionale, tecnologia innovativa e determinazione a superare le sfide, è possibile creare un futuro non solo sostenibile ma anche economicamente florido.

Fonte: undp.org

Data di pubblicazione: