Le piogge costanti degli ultimi mesi e quindi l'alto tasso di umidità stanno creando le condizioni favorevoli per lo sviluppo di malattie fungine, come la peronospora. La situazione, in alcuni areali produttivi italiani, non sembra ottimale.
A tale riguardo, un produttore del sud-est barese con 8 ettari dedicati a uva da tavola, ci spiega: "Finora il 30% dei miei vigneti scoperti sono stati attaccati dalla peronospora larvata. Ad essere colpiti sono infatti i grappoli, che si presentano anneriti fino a seccare completamente. Per ogni tralcio, su 10 grappoli, in media 3-4 risultano danneggiati. Invece, nelle coltivazioni coperte, la percentuale si attesta intorno al 5-10%. Una fitopatia che sembra interessare la maggior parte delle cultivar e tutte le province pugliesi, da Foggia a Taranto".
Vigneti colpiti dalla peronospora - foto del 12 giugno 2023
La malattia sta devastando le produzioni e l'efficacia dei trattamenti non è sempre garantita. "Sto facendo di tutto per limitare i danni - continua l'imprenditore - ma neppure aumentare gli interventi fitosanitari fa arrestare il rapido sviluppo della fitopatia. Sto programmando trattamenti ogni 5-7 giorni, rispetto ai classici 10-14. Ciò, ovviamente, fa lievitare i costi di produzione. Ad oggi, le spese hanno già superato il 60% di quelle sostenute in una normale campagna e questo non è un buon segnale, specie dopo una stagione difficile come quella passata. I teli di copertura sono fondamentali per contenere le malattie funginee, ma spesso non si hanno le disponibilità economiche per poter coprire tutti gli ettari, anche perché con questi cambiamenti climatici siamo costretti a lasciare in posa i film termoplastici per più mesi l'anno, riducendo così la loro durata nel tempo".
Vigneti colpiti dalla peronospora - foto del 12 giugno 2023
Il maltempo persiste anche in queste ultime ore, in Puglia e Basilicata. "Sta piovendo con insistenza, a tratti anche a carattere temporalesco. Speriamo che il clima si stabilizzi presto, altrimenti la flessione delle rese potrebbe aggravarsi. In alcuni vigneti della Puglia, ad esempio, la percentuale di infezione è arrivata fino al 60%".