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Giuseppe Ventura (La Zucca Rossa) sulle vendite di carciofi

"Al momento abbiamo disponibile solo prodotto egiziano"

Il clima invernale con temperature sottozero negli areali italiani e tunisini specializzati nella coltivazione del carciofo, e il conseguente rallentamento/danneggiamento della produzione dei capolini, stanno spingendo alcuni grossisti ad approvvigionarsi dall'Egitto. Le importazioni però mostrano notevoli difficoltà, anche quando si hanno fornitori affidabili e scambi commerciali professionali. (Foto a lato fornita da Giuseppe Ventura)

"Stavamo lavorando bene con i carciofi pugliesi, fino a una ventina di giorni fa. Purtroppo, a seguito delle recenti temperature in calo, la scarsità di prodotto proveniente da areali italiani vocati, come quelli pugliesi, sardi e siciliani, ma anche esteri come quelli tunisini, ci ha costretti a rivolgerci ai nostri fornitori egiziani", commenta Giuseppe Ventura de La Zucca Rossa, azienda operante presso il Centro agroalimentare di Napoli (CAAN).

Carciofeti colpiti dal gelo (Foto fornita da Giuseppe Ventura)

"Al momento, la richiesta di carciofo è superiore all'offerta in tutta Europa", sottolinea il grossista. "Nella prossima settimana, secondo me, il carciofo egiziano sarà quello migliore in termini di qualità".


Carciofi egiziani (Foto fornita da Giuseppe Ventura) 

Ventura riferisce però che l'approvvigionamento dal Paese che collega il Nord Africa con il Medio Oriente non è così semplice. E molti egiziani si improvvisano agricoltori e commercianti.


Carciofi egiziani (Foto fornita da Giuseppe Ventura) 

"Bisogna avere esperienza su questo mercato e i contatti giusti con le aziende davvero organizzate, altrimenti si rischiano grosse fregature, in quanto i pagamenti della merce sono anticipati. Inoltre, in questo periodo, è difficile accaparrarsi i container per il trasporto del prodotto e, una volta che le navi arrivano in Italia, c'è da considerare lo sdoganamento e le analisi del caso. Le tempistiche sono sempre incerte".