Tomato Brown Rugose Fruit Virus (ToBRFV): sotto questa sigla di nasconde uno dei rischi più elevati per la produzione di pomodoro in Europa. Da moltissimi anni, i produttori di ortaggi in fuorisuolo hanno adottato pratiche di sanificazione e di prevenzione fitosanitaria di elevato livello, proprio per contrastare fitopatie che altrimenti potrebbero portare a perdite economiche ingenti negli anni; nonostante questo, l'esperienza insegna che per patogeni particolarmente virulenti l'eradicazione dalle serre è molto difficile, e richiede molto lavoro.
La diffusione del ToBRFV costringe tutti ad elevare il grado di biosicurezza necessario nelle coltivazioni idroponiche, per contrastare quello che sembra un fattore in grado di mettere in crisi la produzione europea di pomodoro.
"Ecofarm - si legge in una nota dell'azienda - da anni svolge attività di ricerca applicativa e di installazione di impianti per la produzione di ozono, al fine di incrementare il livello di biosicurezza dei sistemi produttivi fuorisuolo, abbinando sostenibilità, efficacia ed economicità".
Questi sistemi sono:
• sostenibili, in quanto l'ozono per essere sintetizzato necessita solamente dell'ossigeno dell'aria e di poca energia,
• efficaci perché si sta dimostrando molto utile nell'eliminazione di organismi virali, batterici e fungini da serre e altri sistemi produttivi, ed
• economici perché automatizzabili, a basso consumo di energia elettrica e privi di utilizzo di materiali consumabili.
Continua la nota aziendale: "Uno studio effettuato presso i laboratori del Scientia Terrae Research Institute, St.-Katelijne-Waver (Belgio) ha dimostrato che il protocollo operativo Ecofarm nel trattamento dell'acqua di irrigazione risulta efficace per la disinfezione da ToBRFV dalle acque di drenaggio infette. Il risultato è in linea con quanto ottenuto contro altri patogeni, come ad esempio Clavibacter michiganensis".
Oltre a questo, Ecofarm consiglia da anni ai propri clienti di utilizzare l'ozono per la disinfezione a vuoto delle serre prima del trapianto, allo scopo di arrivare a un vero vuoto sanitario ed evitare qualsiasi cross contaminazione tra una coltivazione e quella successiva.
"I risultati ottenuti da questo salto di qualità nella gestione della biosicurezza aziendale sono ormai conclamati e possono essere sicuramente utilizzati per la diminuzione del rischio di introduzione in serra e di successiva propagazione del ToBRFV e di altri patogeni, sia virali che batterici".
"La doppia combinazione di trattamento a vuoto della serra e di trattamento dell'impianto di irrigazione durante tutta la coltivazione riduce il rischio di infezione e di diffusione. Ciò che risulta importante nel contrasto a organismi patogeni però non è solamente il mezzo, in questo caso l'ozono, con cui vengono contrastati, ma soprattutto la strategia applicata".
"Nel protocollo Prophylaxix, marchio registrato Ecofarm, è racchiuso il know how sviluppato in anni di ricerche applicative che sono confluite in un utilizzo ben specifico di questo particolare gas. I risultati ottenuti portano molteplici benefici, tra cui l'incremento del livello di biosicurezza della serra, la diminuzione del rischio di infezione, a fronte di un costo assolutamente economico di gestione", conclude l'azienda.
Ecofarm Storti sarà presente a IPM, Essen, Germania, fiera internazionale per l'orticoltura, Hall 4, stand F31, dal 24 al 27 gennaio 2023.
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