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Maura Latini, amministratrice delegata Coop Italia

"Futuro a tinte fosche, ma dobbiamo restituire fiducia a chi è schiacciato dalle difficoltà"

"Quando le difficoltà diventano di tale entità, le imprese hanno il dovere morale di pensare alle proprie realtà, ma parallelamente di offrire un contributo concreto alla costruzione del futuro. Farsi forza sugli aspetti positivi è un modo per restituire fiducia a chi ha meno leve di noi. Ovvero le persone che sono particolarmente schiacciate dalle difficoltà, ma che comunque hanno consapevolezza, attenzione e volontà di esserci, guardando al futuro". Così Maura Latini (nella foto sotto), amministratrice delegata Coop Italia, in occasione dell'anteprima digitale del "Rapporto Coop 2022 - Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani". 

"Nessuno di noi, credo, a inizio 2022 avrebbe potuto prevedere una situazione di tale complessità, peraltro non solo destinata a durare, ma con buone probabilità ad accentuarsi - ha continuato Latini - Come Coop siamo seriamente preoccupati: avevamo sperato che l'inflazione all'acquisto si fermasse al 10% ma, secondo le nostre ultime stime, siamo già oltre l'11%. Temiamo che ciò si traduca davvero in una riduzione dei volumi movimentati e degli acquisti".

Inflazione sì, ma l'Ad di Coop aggiunge anche la parola speculazione. "E' un'aggravante ancora più subdola di quello che sta avvenendo, pur essendo noi in un'economia di mercato. Se si gioca però con il futuro delle nuove generazioni e dei Paesi, e quindi manca l'auto-consapevolezza, dovrebbero essere le istituzioni e gli Stati sovranazionali a intervenire sulla speculazione, con tempestività".


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"Il Rapporto Coop ci dice che forse per la prima volta da tanti anni proprio al cibo gli italiani assegnano un ruolo fondamentale e non sacrificabile, nemmeno nei momenti di difficoltà economica (cfr. FreshPlaza del 9/09/2022). Noi, che siamo tra i più grandi distributori e produttori di cibo, non possiamo che rispondere a questa domanda ampliando ulteriormente la nostra offerta in termini di estensività e profondità, anche in termini di posizionamento di prezzo, così da coprire tutte le esigenze".


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"Noi di Coop abbiamo fatto una scelta di posizionamento proprio nell'anno della pandemia, l'abbiamo annunciata a maggio scorso e la stiamo attuando. Pensiamo sia una scelta importante e vincente che si basa sul nostro prodotto a marchio: la migliore integrazione fra i valori di Coop, la sostenibilità e la convenienza. Sarà stata anche una scelta temeraria, secondo alcuni, ma nata da dati oggettivi che il Rapporto conferma. A partire dall'avanzata dei discount, dalla perdita di attrattività e di quote di vendita delle marche e dai bisogni delle famiglie sia di concretezza che di innovazione".