Tra le specie fruttifere di drupacee e pomacee, il melo è quella che sviluppa i maggiori volumi di materiali vivaistici qualificati attraverso l'adesione volontaria dei vivaisti alla Certificazione EU o al livello superiore rappresentato dal QVI – Qualità Vivaistica Italia.
Centro di premoltiplicazione della provincia di Bolzano a Corzano (BS)
Un ruolo importante è svolto dagli organi di controllo, che nello schema italiano di certificazione, sono i Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) sotto il coordinamento del Mipaaf. Una funzione cardine è assegnata all'organismo interprofessionale CIVI-Italia, che è stato riconosciuto come soggetto gestore dello Servizio nazionale di certificazione volontaria.
Ceppaie di M9 T337 presso i viavi Mallaier
Nella foto a destra: fruttificazione delle piante certificate cat. Base per il controllo della corrispondenza varietale
Nell'ambito delle attività di promozione e divulgazione promosse dal CIVI-Italia in stretta collaborazione con il Servizio Fitosanitario Centrale del Mipaaf, negli scorsi giorni si è svolta una visita congiunta di SFR e vivaisti al Centri di premoltiplicazione del melo della provincia di Bolzano, gestito dal Centro di sperimentazione Laimburg, ai campi di piante madri del KSB (Consorzio Vivaisti Altoatesini) e ai vivai Malleier. Tutte queste strutture sono ubicate nelle zone di pianura del bresciano, isolate da frutteti commerciali.
Il gruppo di ispettori dei SFR e i tecnici vivaistici in visita ai campi di piante madri del KSB
Hanno partecipato i SFR della provincia di Bolzano e delle regioni Lombardia (sotto la cui responsabilità ricadono le suddette strutture), Veneto ed Emilia Romagna. Sono questi infatti i SFR maggiormente coinvolti nel controllo delle produzioni vivaistiche del melo presso i vivai che, in molti casi, hanno sede legale in altre regioni ma che svolgono l'attività di produzione, con centri aziendali in Veneto e Lombardia, grazie alla maggiore disponibilità di terreni che rispondono ai requisiti di isolamento dagli impianti produttivi. Numerosi sono stati i tecnici delle più importanti strutture vivaistiche nazionali che hanno partecipato ai sopralluoghi in campo.
Meli multiasse alla seconda foglia
L'occasione è stata quella per un confronto sull'adozione della nuova normativa vivaistica, su come armonizzare le attività di controllo e gestionali, oltre che sull'organizzazione tecnico-agronomica di importanti strutture che rappresentano l'eccellenza e punto di riferimento in campo internazionale per il vivaismo del melo.
Piante madri di melo cat. Base presso il centro di premoltipliczione della provincia di Bolzano
Sono state approfondite le tematiche agronomiche per la gestione di varietà geneticamente instabili e tutte le cure attuate per assicurare oltre alla completa tracciabilità lungo lo schema di certificazione, anche i fondamentali requisiti di sanità e corrispondenza varietale.
Sopralluogo tecnico ai vivai Mallaier
Una visita tecnica alla radice della qualità delle piante di melo prodotte in Italia, unanimemente riconosciuta, che è alla base della filiera nazionale e che rappresenta uno degli asset di punta per l'export dei prodotti vivaistici nazionali.
Vivaio Melo con cartellino QVI
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