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Tre nuove varietà che potrebbero dare risultati anche al nord Italia

Ciliegio: le figlie di Kordia crescono

Si chiamano Areko, Henriette e Klara. Sono tre nuove varietà tardive di ciliegio, tutte con una 'mamma' in comune: la famosissima e diffusissima Kordia. Ma come si comportano nei territori di produzione italiani? Lo abbiamo chiesto all'esperto Stefano Lugli, docente presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.

"Non sarà semplice sostituire una varietà di ciliegio di alta qualità come Kordia. Per fortuna, grazie ai programmi di incrocio condotti su Kordia da alcuni breeder tedeschi, si sono selezionati e diffusi alcuni nuovi genotipi che sembrano davvero interessanti e migliorativi rispetto alla 'mamma'.

Foto delle 4 varietà in pianta 

Quando si prendono in considerazione varietà del genere, il dubbio è se siano adatte solo per gli areali alpini, come Kordia, o anche per altri territori di pianura e di media collina del nord Italia. "Ho potuto valutare queste nuove varietà in zone diverse da quelle di origine e di coltivazione tradizionale, ad esempio nell'areale cuneese, quello veronese, fino al vignolese" precisa Lugli.

"Credo ci siano tutte le premesse per poter introdurre anche da noi alcune di queste nuove varietà nel periodo Lapins, una ciliegia che ha dato tante soddisfazioni ai nostri produttori, ma che andrebbe presto sostituita con varietà di qualità superiore, in linea con le attuali richieste dei mercati".

Con riguardo alle caratteristiche di queste nuove varietà, Lugli dice: "Senza andare troppo sul sottile, la tipologia di frutto è molto simile a Kordia. Sul piano qualitativo e sui calibri misurati, svettano Areko e Klara, mentre nei test gustativi primeggia Klara. A livello produttivo, Henriette è risultata superiore alle sue sorelle e a Kordia stessa".