Dal 1° aprile 2022, in Regno Unito entra in vigore la Plastic Packaging Tax, una tassa sugli imballaggi in plastica applicata a chi produce o importa pack, che contengono meno del 30% di plastica riciclata.
Secondo quanto riportato sul sito web del governo inglese, la tassa consiste in un'aliquota di 200 sterline (240 euro) per tonnellata e si applica a chi produce o importa più di 10 tonnellate di imballaggi nell'arco di 12 mesi.
Ci sono due tipi di imballaggi di plastica soggetti alla tassa. Si tratta di quelli progettati per l'uso nella catena di approvvigionamento e quelli per l'uso singolo da parte del consumatore.
Se gli imballaggi sono costituiti da più componenti, c'è da tenere conto della Plastic Packaging Tax su ogni materiale. I singoli componenti dell'imballaggio sono generalmente prodotti separatamente, prima di essere assemblati in un'unità di imballaggio.
Gli imballaggi in plastica, progettati per l'uso nella catena di approvvigionamento, per il contenimento, la protezione, la lavorazione, la consegna o la presentazione delle merci, sono tassati. Alcuni esempi: etichette progettate per presentare la merce e descrivere il contenuto di un prodotto; vassoi progettati per contenere e proteggere il cibo, come quelli per i pasti pronti; pellicole progettate per proteggere i prodotti; contenitori creati per maneggiare e consegnare i prodotti, come i vasetti per lo yogurt e le zuppe (i coperchi di questi prodotti sono componenti di imballaggio separati a sé stanti); casse di plastica riutilizzabili, progettate per consegnare frutta fresca o prodotti da forno; sacchetti per insalata; pacchetti di patatine fritte.
Riguardo l'uso singolo da parte del consumatore, alcuni esempi di prodotti, che sono soggetti alla tassa, sono: sacchetti di plastica, tra cui borse per la spesa e sacchetti per alimenti (come quelli per i panini), bicchieri usa e getta, ciotole e piatti di plastica monouso, sacchetti e confezioni di verdure e pasti pronti.
Per maggiori informazioni: www.gov.uk