Un operatore ortofrutticolo emiliano romagnolo ci ha contattati per segnalare una situazione preoccupante: "Gli operatori della piattaforma Coop Alleanza, comunemente denominati facchini, sono in sciopero e ciò ha fatto saltare già tre giorni di ordini. Si tratta di prodotti di ortofrutta che quotidianamente vengono acquistati e che noi spediamo, come da accordi. Ma la mancanza di un anello strategico, cioè di coloro che fisicamente movimentano e organizzano lo scarico e le consegne del prodotto sta causando gravi danni".
Nel dettaglio, sono entrati in sciopero i lavoratori del magazzino gestito da AFV Logistica di Mancasale (Reggio Emilia), centonovanta dipendenti che si occupano di rifornire i supermercati Coop. La Cgil di Reggio Emilia, nei giorni scorsi, aveva pubblicato questa nota, motivando la decisione dello sciopero (leggi qui).
Foto tratta dalla pagina Fb di CGIL Reggio Emilia: i lavoratori della piattaforma logistica in sciopero
Lo sciopero è cominciato giovedì 11 e si sa che molti camion arrivano a tarda sera o notte. Se da un lato i produttori, già da tre giorni, non scaricano, dall'altro i banchi ortofrutta di Coop Alleanza 3.0 ne risentono e i prodotti vengono meno.
"E' una cosa abbastanza strana, in Coop - continua l'operatore - catena con la quale mi trovo molto bene. Ma probabilmente sono i facchini a non trovarsi bene. D'altronde li capisco, sia loro sia quelli di qualsiasi Gdo: sanno quando iniziano a lavorare, ma non si sa mai bene quando finiscono".
"A mia memoria, non ricordo uno sciopero del genere di tre giorni. La Coop forse è meglio di tante altre, ma queste piattaforme sono esigenti, con ordini frammentati, due casse oggi, 10 domani, due dopodomani... a fare i professoroni universitari son tutti bravi, ma poi i facchini magari cominciano alle 15 e finiscono non si sa se a mezzanotte o l'una di notte...".
Conclude l'operatore: "Lavoriamo sempre di più il sabato e la domenica e la notte, e sempre meno gli altri giorni e nelle ore diurne. Neanche dovessimo vendere cocaina: abbiamo frutta e verdura, a volte pagata pochi centesimi e credo che si potrebbe pensare di più a organizzarsi per un lavoro a misura d'uomo".