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OP Sa Marigosa

La tracciabilità come driver di crescita per conquistare i mercati

Imprenditore impegnato in prima linea su vari fronti, in Sardegna e nel resto d’Italia, a tutela del comparto agricolo e della competitività del settore ortofrutticolo sardo, Paolo Mele, classe 1965, è alla guida dal 1986 della nota organizzazione di produttori Sa Marigosa, azienda specializzata in melone, anguria e nel prestigioso Carciofo spinoso di Sardegna Dop, oltre che fornitrice di un’ampia gamma di trasformati di orticole di stagione. FreshPlaza ha raggiunto telefonicamente Paolo Mele per fare il punto della situazione, anche in virtù della sua recente nomina a presidente regionale di Confagricoltura Sardegna.

Paolo Mele

"L’attuale fase di ripartenza dalla fase acuta della pandemia ha determinato in tutte le filiere agroalimentari una serie di problemi, a partire dall’aumento dei costi energetici, delle materie prime e della logistica, che non sappiamo ancora se tenderanno a stabilizzarsi o meno. L’agricoltura è un comparto sotto scacco, se così possiamo dire - spiega Paolo Mele - perché risente più di altri settori del contesto congiunturale. Inoltre, i cambiamenti climatici in atto rendono le produzioni del fresco sempre più rischiose. Diversa la situazione nel segmento dei trasformati, che ci vede in crescita non solo in Italia ma soprattutto all’estero”.

L'OP Sa Marigosa, amministrata da Paolo Mele, opera a Riola Sardo (OR), tra lo Stagno di Cabras e il Golfo di Oristano: una località suggestiva, dove sole e mare conferiscono al territorio il microclima ideale per la produzione di referenze con eccellenti caratteristiche organolettiche.

L'azienda si estende in una fertile area di circa 800 ettari, situata tra il Campidano, Medio-Campidano e Cagliari, dove circa 50 produttori della cooperativa coltivano meloni, angurie e carciofi di alta qualità. La produzione viene praticata prevalentemente in campo aperto, seguendo precisi disciplinari di produzione e nel rispetto dell'ambiente.

Sa Marigosa è specializzata nella produzione di carciofo, che coltiva in diverse varietà, in particolare il Carciofo Spinoso di Sardegna DOP. Sul versante dei trasformati, lavora con metodi artigianali e a basso stress termico varie linee di creme e sottoli a base di carciofo DOP e altri ortaggi: carciofo condito, carciofo e bottarga, melanzane, zucchine, peperone rosso piccante in agrodolce, cardo, melanzana, asparago, funghi e peperoncini.

"Non diciamo nulla di nuovo quando affermiamo che, per stare sui mercati, la qualità è la condizione per posizionare i prodotti a scaffale. Stiamo crescendo con quote importanti di fatturato all’estero, dove le parole magiche sono: tracciabilità e rintracciabilità di filiera di prodotti che rappresentano nicchie di mercato, con il valore aggiunto delle produzioni biologiche sempre più richieste nei Paesi del nord Europa. Resta sempre il problema del prezzo: siamo tutti d’accordo sulle produzioni naturali rispettose dell’ambiente, ma dobbiamo fare i conti con il fatto che non sempre i consumatori sono disposti a pagare di più per un prodotto sostenibile. Le imprese, quindi, si trovano davanti a investimenti dai costi vivi ma dai ritorni tutti da verificare, con l’unica certezza che lavorare bene è garanzia per conquistare i mercati".

"La stagione dello Spinoso sardo DOP è in ritardo perlomeno di una ventina di giorni, a causa della siccità. E’ ancora presto per parlare di rese e volumi, perché è dicembre il mese cruciale per tale produzione. La messa a dimora delle piantine che si protrae da fine giugno ai primi di settembre è andata bene, i campi non mostrano molte problematiche, ma tardano a produrre. Resta la paura per i temporali che potrebbero arrivare dalla prossima settimana. Al momento, piccole nuvole di piogge passeggere hanno rinvigorito le piante, ma ciò che si teme sono le bombe d’acqua che, quando arrivano, allagano i campi devastando le produzioni".

"Per i motivi sopracitati, rispetto al fresco - che rappresenta il 70% del business aziendale - il trasformato ci sta dando molte soddisfazioni. Resta il problema dei prezzi, che abbiamo mantenuto secondo le quotazioni dei listini 2020, nonostante l’aumento dei prezzi delle materie prime. Il valore aggiunto, che suscita forte interesse all’estero per le nostre conserve vegetali, è il diretto filo che lega il prodotto raccolto dai nostri campi alla sua lavorazione in tempi rapidi, a garanzia di tracciabilità e mantenimento del gusto naturale della materia prima". 

I mercati di riferimento sono i negozi specializzati e, per l’80%, la grande distribuzione organizzata. Aperture importanti nei mercati esteri, con un 20% tra Germania e Svizzera, anche grazie alla partecipazione del marchio nelle più importanti fiere di settore. L'indice di gradimento da parte degli operatori esteri del settore ha portato all'ampliamento della gamma, con nuovi prodotti e formati idonei per soddisfare gli standard di alcuni Paesi dove sono richieste varianti di ricette e packaging mirati a esigenze particolari.

Per maggiori informazioni:
OP Sa Marigosa
S.P. 7 Km 5,900
09070 - Riola Sardo (OR)
+39 0783 290945
[email protected]
www.samarigosa.it
www.samarigosa.com/shop/