"La ripartenza dalla pandemia, già segnata da un'offerta non adeguata - limitata alla produzione da una campagna agrumi con pochi volumi e aggravata dai costi maggiorati delle materie prime e dall’indotto della filiera logistica - oggi si scontra con il disastro climatico che ha interessato principalmente le nuove piantagioni, non ancora in piena produzione: Infatti in alcune zone della Piana di Catania gli agrumeti giovani sono andati interamente distrutti. Mentre gli impianti prossimi alla raccolta presentano frutti colpiti dalla violenza del vento, piogge e grandine, che hanno sradicato le piante stesse”. Così Salvatore Imbesi, direttore dello stabilimento della siciliana Ortogel.
"L’esondazione violenta in Sicilia Orientale per effetto dell’uragano mediterraneo (Medicane) denominato Apollo, con allagamenti e violente folate di vento che hanno toccato i 100 km/h, ha colpito anche gli impianti di agrumi in produzione che erano prossimi alla raccolta, con danni stimati intorno al 3/4%. Percentuali che si aggiungono alle minori produzioni della campagna 2021 quantificate mediamente intorno al 30%".(Vedi articolo correlato)
“Nello specifico, dal 25 ottobre 2021 i frutti sono stati colpiti da una forte grandinata che ha rovinato le produzioni già mature e cioè le arance a polpa bionda. Mentre per le arance a polpa rossa il danno non è ancora quantificabile, in quanto i frutti sono ancora in fase di maturazione. Ulteriore danno alle arance rosse si avrà con la risalita di umidità che, in concomitanza dei ristagni d’acqua causati dall'allagamento e straripamento dei corsi d’acqua attigui agli agrumeti - favoriranno marciumi dovuti ad agenti fungini come Phytophthore spp, che provocano la cosiddetta allupatura”.
"Dispiace constatare che il danno subito è rilevante sia dal punto di vista economico che morale. Inermi di fronte alla forza della Natura sono i produttori che, nel giro di una settimana, hanno assistito alla distruzione improvvisa delle coltivazioni. In merito alla nuova campagna, preferirei non iniziarla, considerate le condizioni internazionali riguardanti i rincari di: materie prime, costi energetici e filiera logistica, ai quali si aggiungono le difficoltà ordinarie e straordinarie del momento che i produttori dovranno affrontare. Sarà difficile negoziare gli interessi di tutti! Sarà un anno dove il buon senso di tutte le parti in causa dovrà avere il sopravvento sugli interessi economici. Ritengo che il solo nemico da combattere sarà quello di ridurre le perdite!".
Ortogel, grazie alla forte collaborazione ormai pluriennale con i produttori della filiera ha una sola certezza e cioè la garanzia di avere prodotto disponibile da trasformare; pertanto l’impegno principale sarà quello di riconoscere un prezzo equo ai produttori.
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