Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Il robot raccoglitore della AppHarvest in azione sui pomodori snack in una serra della Greenco

La manodopera è di gran lunga il costo maggiore, nella coltivazione dei pomodori snack ma, al momento, sono pure i costi energetici a preoccupare. "Fra le diverse attività svolte dalla manodopera, la raccolta è quella più impegnativa", dice Ab van Marrewijk di un'azienda olandese per la coltivazione di pomodori snack della Greenco. Dalla fine di agosto, pertanto, un robot adibito alla raccolta, un prototipo della serie Virgo della AppHarvest, attraversa la serra della Greenco a Helenaveen. Gli sviluppatori del robot intravedono delle opportunità anche per altre colture, come fragole e cetrioli (snack).

Fotocamere e laser
Telecamere e laser scansionano la pianta e la pinza robot afferra rapidamente il pomodoro snack più in alto sul traliccio. Con una torsione, il pomodoro viene quindi staccato dal grappolo e dal peduncolo e lasciato cadere su un panno protettivo posizionato nella parte inferiore del robot, per poi rotolare nella cassa. La tecnologia alla base del robot è ancora in fase di brevetto, e si stanno svolgendo dei test.

Normalmente, Virgo scorre sui binari tra un filare e l'atro all'interno della serra, dice Will Twait, ingegnere per il settore robotica della AppHarvest il quale, dalla fine di agosto, si trova a Helenaveen per ottimizzare il robot e i suoi movimenti nella serra. Will mostra che sul robot raccoglitore sono state montate delle telecamere aggiuntive e che le registrazioni effettuate continuativamente vengono analizzate dai suoi colleghi negli Stati Uniti, per perfezionare ulteriormente l'algoritmo. "Non vogliamo che il robot danneggi le piante, né che interferisca con il lavoro quotidiano nella serra", afferma Will. I test a Helenaveen hanno mostrato, ad esempio, che i lunghi tralicci dei pomodori oscillano dopo che è stato raccolto un singolo frutto, rendendo difficile la raccolta di quello successivo. Anche la luce si è rivelata molto diversa nel Brabante, rispetto ai monti Appalachi, dove si trovano le serre della AppHarvest.

Questo crea delle difficoltà, afferma Ryan Knopf, vicepresidente settore tecnologico della AppHarvest, durante un video collegamento. "Ogni pianta è unica. Anche nell'e-commerce viene utilizzata la robotica, ma i DVD sono tutti uguali, e questo rende l’attività abbastanza omogenea. Le piante, invece, sono vive. In questo caso, il compito è molto più difficile. E' un settore all'avanguardia dell'intelligenza artificiale e della robotica".

Le telecamere e il laser sullo sfondo vengono utilizzati per individuare i pomodori.

Manodopera nella coltivazione dei pomodori snack
I coltivatori della Greenco lavorano con gli sviluppatori di robot ormai da diversi anni. Prima collaboravano con la RootAI, una società che all'inizio di quest'anno è stata acquisita dalla AppHarvest. "Nella coltivazione dei pomodori ciliegino, i costi della manodopera sono abbastanza alti, anche rispetto ai pomodori a grappolo, mentre il processo di raccolta è relativamente semplice. Il pomodoro non pesa molto ed è attaccato in modo abbastanza lasco al peduncolo. Ciò aumenta il potenziale di robotizzazione nelle coltivazioni dei pomodori ciliegino", dice Ab van Marrewijk.

Inoltre, la manodopera sta diventando sempre più un collo di bottiglia. Per ogni ettaro, ci sono 8 persone che si occupano della raccolta. "Solitamente, il sabato era il giorno più importante per la raccolta, qui da noi, perché lavoravamo con molti studenti. Oggi ce ne sono molti meno. Ogni anno, è difficile trovare un numero sufficiente di persone disponibili". E questo non vale solo per la Greenco. "Negli ultimi anni, abbiamo iniziato a coltivare su superfici più piccole, e stiamo lavorando di più con altri coltivatori. Ci sono sempre più produttori che vogliono lavorare per noi, ma la manodopera è un grande problema. Vorremmo poter contribuire a risolvere il problema con questo robot raccoglitore".

Poi c'è la voglia di innovazione. Ab van Marrewijk, responsabile ricerca e sviluppo per Greenco, analizzando la coltivazione del pomodoro ritiene che in realtà sia cambiato poco, negli ultimi vent'anni. "In agricoltura la robotica è molto più utilizzata, ma nell'orticoltura siamo fermi a vent'anni fa. Questo potrebbe significare un grande cambiamento". Ab non vede in futuro una serra vuota, gestita da robot e senza dipendenti, "ma una serra in cui cambiano i ruoli, in cui i robot sono al servizio degli operai". Nel lungo periodo, AppHarvest vorrebbe utilizzare i sensori dei robot per monitorare lo stato della coltivazione e prevederne il momento della raccolta.

Masterclass olandese
E' anche grazie a questi piani per il futuro, che la AppHarvest è così soddisfatta della sua collaborazione con i partner olandesi, aggiunge Ryan. "Il nostro obiettivo finale è quello di sviluppare una piattaforma in grado di funzionare con tutti i tipi di colture, purché abbiano un peso fino a 500 grammi. La conoscenza dei coltivatori è indispensabile nello sviluppo di un robot di questo tipo. I Paesi Bassi sono i migliori in assoluto – seguiremo una masterclass su come hanno fatto a raggiungere questi risultati".

Il robot per la raccolta farà il suo ultimo giro nelle serre di Helenaveen questa settimana, per poi tornare negli Stati Uniti dove, nelle serre di pomodoro della AppHarvest, verrà di nuovo testato il prossimo prototipo. L'azienda spera che i robot saranno disponibili sul mercato a partire dal 2023. Ab conclude: "E' un progetto così grande, che ha bisogno di tempo. Se si guarda a come hanno cominciato, mi rendo conto che abbiamo già fatto enormi passi avanti e sarebbe bello essere operativi tra circa quattro anni".

Per maggiori informazioni:

AppHarvest
[email protected]
www.appharvest.com/agtech/ 

 

Data di pubblicazione: