Malattie vegetali e bassi prezzi degli scorsi anni hanno causato una drastica diminuzione nelle superfici coltivate a pomodoro. Il risultato è che ora l'offerta non soddisfa la domanda. La conseguenza non può essere altro che un aumento netto dei prezzi. La conferma viene da alcuni grossisti del Mercato di Cesena, fra i quali Massimo Castrogiovanni, specialista in questo articolo.
Massimo Castrogiovanni
"E' un'annata da tagliarsi le vene - esordisce, con un'immagine forte, il grossista - sia per chi compra, sia per chi vende, e quindi sia per pagare sia per farsi pagare. Sono ormai tre mesi che la situazione è questa. E se si cerca la qualità, quella costa ancora di più. Fino a oggi si erano salvate le gamme del verde, ma ora anche quello è in forte crescita".
Castrogiovanni stima un aumento del 20-30% del prezzo del pomodoro rispetto a un anno fa.
Le motivazioni della penuria di pomodoro sono già state affrontate di recente (cfr. FreshPlaza del 14/10/2021): virosi in diversi areali (specie in Sicilia), aumento del costo delle materie prime, ma anche prezzi stracciati di alcune annate che hanno fatto alzare bandiera bianca a tanti piccoli produttori.
Nel dettaglio, ieri 21 ottobre il pomodoro grappolo dalla Sicilia veniva venduto all'ingrosso a 2,30- 2,50 euro/kg. Il verde di Fondi era quotato 2 euro/kg, contro 1,30 di una decina di giorni fa.
Vincenzo Miceli, commerciale dello stand Agricola, conferma l'aumento di prezzi: "Il datterino giallo ha raggiunto 3,80 euro/kg, il rosso 3,60. Il ciliegino si aggira attorno a 3,30 euro/kg, il grappolo rosso sui 2,40. Il prodotto è poco e chi lavora bene ha tante richieste e se lo fa pagare".