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Un volano per raggiungere una maggiore valorizzazione del tubero

Nasce Pasta Gialla, la birra a base di patate di Sant'Eufemia d'Aspromonte

La patata a pasta gialla d'Aspromonte sta vivendo una nuova avventura, diventando un ingrediente per una nuova birra artigianale. Un volano per raggiungere una maggiore valorizzazione del tubero.

"Vivo a Sant'Eufemia d'Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, areale nel quale operano diversi produttori di patate. Già da qualche anno, il territorio sta provando a valorizzare questa coltura, ma è sempre mancato quel quid in più. L'idea che è venuta a me, è quella di creare una birra. Ho sondato il terreno tra diversi imprenditori della zona e la prima a crederci è stata l'imprenditrice agricola Iolanda Arimare, la quale ha fornito la materia prima", riferisce a FreshPlaza Domenico Rositano, promotore dell'iniziativa.


(Foto fornita da Domenico Rositano)

"Una volta trovato il prodotto, è bastato contattare un birrificio locale, che ha ideato una ricetta ad hoc - continua Rositano - La patata utilizzata è una coltura tipica del territorio, che ha una sua denominazione comunale De.Co e che mira al marchio Dop-Denominazione di origine protetta. E' un tubero a pasta gialla (da qui il nome della birra, ndr), farinosa, particolare. L'idea più ampia è quella di creare una vera e propria filiera per valorizzare la patata d'Aspromonte, attraverso diversi prodotti alimentari".

La birra è 100% made in Sant'Eufemia d'Aspromonte e rappresenta, quindi, un volano per un progetto più ampio. "Lo scopo è quello di spronare gli imprenditori agricoli locali a un marketing agroalimentare mirato al territorio. Spesso, infatti, la nostra zona sale alla ribalta delle cronache per la difficoltà di fare impresa e per le infiltrazioni mafiose. Ma c'è molto altro e vogliamo renderlo noto", prosegue Rositano.


Domenico Rositano (ideatore del progetto e che ha fornito la foto) e Ferdinando Polito (Birrificio Reggino)

Dietro il progetto Pasta Gialla c'è anche un esempio di imprenditoria femminile. "Oltre all'Arimare, a credere nel concept è stata anche Noemi Flores, colei che ha ideato e prodotto il logo della birra".

La ricetta del prodotto si deve, invece, a Ferdinando Polito del Birrificio Reggino, non nuovo a innovazioni legate al territorio. "Si tratta di una birra leggera, che è già disponibile sul mercato - conclude Rositano - con una gradazione inferiore ai 5 gradi. La sua morbidezza arriva dallo zucchero presente nelle nostre patate d'Aspromonte. Provare per credere!".