E' iniziata 6 giorni fa la raccolta delle prime nettarine Patagonia nell'area tra San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli, in Puglia. Nei prossimi giorni si procederà al secondo stacco. I calibri sembrano essere più piccoli rispetto alle aspettative, ma il frutto spunta prezzi, al momento, superiori allo scorso anno.
Foto fornita da Nicola Bollino.
"Dopo le gelate, le partite di nettarine Patagonia, che si possono definire salve negli areali della mia zona, sono davvero poche. Laddove gli alberi sono poco carichi di frutti, il fenomeno del cracking ha dato il colpo di grazia - dichiara il produttore Nicola Bollino - Fortunatamente, noi stiamo raccogliendo frutti sani e di qualità, ma per questo inizio di stagione le pezzature non rispecchiano le nostre aspettative. Il calibro non è piccolo, ma nemmeno quello che prevedevamo. Ci auguriamo sia solo la fase iniziale, dato lo stress subito dalle piante. Ho fiducia nel calibro delle nettarine che raccoglieremo tra 10-15 giorni, in quanto sembra sia migliore".
Foto fornita da Nicola Bollino.
A differenza di altri operatori, che lamentano una inadeguata remunerazione per le drupacee, il produttore pugliese segnala una vendita del suo prodotto, grezzo e nei bins, a circa 0,30 euro in più rispetto allo scorso anno. "Grazie al secondo anno di produzione di un nuovo impianto, dovremmo realizzare un 30-40% in più di resa rispetto allo scorso anno".
Parlando dei cambiamenti climatici e delle conseguenti difficoltà in agricoltura, Bollino sottolinea: "Stiamo avendo una fase di 'minimo solare', ossia un periodo di minore attività del Sole nel ciclo solare, con conseguenti sbalzi termici. Questo può generare le gelate tardive registrate negli ultimi anni, ma anche temperature più basse in generale. Nei giorni scorsi, infatti, si sono avuti addirittura 7 °C di minima, un livello anomalo per il periodo dell'anno. Inoltre, non piove".
Foto fornite da Nicola Bollino.
La campagna drupacee del produttore continuerà nelle prossime settimane con altre varietà di nettarine, percoche e albicocche. "Dall'anno prossimo, amplieremo la nostra gamma produttiva alle pesche piatte, realizzando i primi impianti che entreranno in produzione dopo 2,5-3 anni", conclude Bollino.