Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Aziende ortofrutticole sotto attacco

Email rubate? Ecco lo strumento per verificarlo

La rivoluzione industriale 4.0 comporta eccezionali effetti positivi per l'ortofrutta e l'agricoltura in generale, in quanto consente la riduzione dei costi e l'aumento della produzione. Ma c'è un rovescio della medaglia in ogni cosa; il nuovo paradigma tecnologico presenta rischi di grande rilievo. Anche nelle scorse settimane, FreshPlaza ha riportato i rischi di aziende del settore colpite da pirati informatici (cfr. Freshplaza del 18/11/2020) e da furti di identità (cfr. Freshplaza del 13/01/2021).

Nel numero di gennaio della rivista di settore Consulenza Agricola è stato pubblicato un articolo a firma dell'avvocato Gualtiero Roveda, nel quale vengono evidenziati i rischi connessi all'utilizzo della posta elettronica, strumento ormai divenuto indispensabile nella quotidiana attività d'impresa. Approfondiamo sull'argomento gli aspetti di maggiore criticità con l'avvocato Roveda.

FreshPlaza (FP): E' vero che dobbiamo considerare le e-mail come uno degli strumenti più vulnerabili agli attacchi informatici?
Gualtiero Roveda (GR): E' così; tant'è che la maggior parte degli attacchi la utilizza come vettore. Questa applicazione è stata una delle prime di internet ed è stata disegnata senza porre alcuna attenzione alle problematiche di sicurezza. Le informazioni identificative, che il server mittente passa al destinatario, non sono oggetto di verifica e un messaggio e-mail, mediamente, viene registrato una quarantina di volte nel percorso, su altrettanti server (nodi) distribuiti in rete. Nella maggior parte dei casi, il contenuto delle comunicazioni non è criptato e, se intercettato, può essere letto e modificato da malintenzionati (c.d. man in the middle). E', inoltre, relativamente facile inviare e-mail falsificando i dati, cioè spedire un messaggio di posta elettronica facendo apparire come mittente l'indirizzo corrispondente a un altro account (c.d. e-mail spoofing).

FP: Quest'ultima è una minaccia piuttosto diffusa.
GR: Tale tecnica prevede l'invio di e-mail con un mittente falsificato che normalmente corrisponde a un indirizzo esistente, spesso conosciuto dal ricevente. Quest'ultimo, considerando affidabile il messaggio, è indotto ad aprirlo e a cliccare i link in esso contenuti.

FP: L'ipotesi più grave è, però, quella della casella di posta violata dai criminali informatici.
Gr: Non c'è dubbio, se questi riescono a ottenere la password della casella di posta, le e-mail vengono inviate dalla casella originale. Il legittimo proprietario dell'account viene, così, a trovarsi nella scomoda posizione di condividere con gli hacker criminali la propria casella di posta elettronica che sarà utilizzata per compiere reati, come ad esempio frode, falsità e furto di identità.

FP: Nell'articolo di Consulenza Agricola è indicato un utile strumento per capire se un account è stato violato.
GR: Ogni giorno sono violati migliaia di account, formati da nome utente e password (c.d. combo). Questi dati finiscono nei mercati del dark web. Uno strumento gratuito e molto utilizzato è offerto dal sito "Have I Been Pwned?" che consente di verificare se i propri dati personali sono stati compromessi da violazioni. A giugno 2019 il sito contava in media circa centosessantamila visitatori giornalieri con quasi tre milioni di abbonati e un data base di quasi otto miliardi di account. E' sufficiente inserire nella barra di ricerca il proprio indirizzo e cliccare su "pawned?" Il sito verificherà se lo username è stato oggetto di un data breach. Nel caso sarà necessario modificare immediatamente le proprie password.

FP: Regola aurea è quella di non utilizzare mai la stessa password per siti differenti.
GR: esattamente. Se viene compromesso un sito poco difeso, per esempio un sito di annunci al quale ci siamo iscritti, i criminali avranno a disposizione l'indirizzo mail (generalmente utilizzato come user name) e la password utilizzata per quel sito. In questo caso i criminali avranno le chiavi per accedere con le nostre credenziali agli altri siti dove abbiamo utilizzato la stessa password.