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Rapporto della Dynamar

I volumi mondiali del commercio refrigerato hanno raggiunto un nuovo record nel 2019

In seguito alla pubblicazione della sua undicesima analisi reefer annuale, la Dynamar Shipping Information and Consultancy dichiara che i volumi mondiali del commercio refrigerato hanno raggiunto nel 2019 un nuovo record di 169,2 milioni di tonnellate, secondo i dati provvisori, indicando un tasso di crescita di poco inferiore al 2%, rispetto ai volumi dell'anno precedente, che era stato di 166,5 milioni di tonnellate.

Del volume totale del commercio refrigerato, Dynamar stima che il commercio marittimo refrigerato di frutta, verdura, carne, pesce e latticini, escludendo i prodotti farmaceutici, i fiori e altre materie prime, è cresciuto del 2% nel 2019, fino a raggiungere circa 121,5 milioni di tonnellate. La crescita del 2019 è stata inferiore alla media di lungo periodo, a causa delle condizioni meteo avverse in varie parti del mondo. Tuttavia, questa situazione è stata in qualche modo compensata dal commercio extra generato dall'epidemia di peste suina in Cina, che ha portato a una domanda molto più alta di carne di maiale.

La crescita della domanda in Cina si è riflessa nelle cifre provvisorie che indicavano un aumento di circa il 46% su base annua delle importazioni cinesi di carne. Una forte crescita è stata registrata anche nei prodotti ittici e nella frutta, mentre altre importanti aree di crescita per il commercio refrigerato sono risultate l'Ecuador, con le esportazioni di banane nuovamente in aumento, il Brasile, sulla scia delle forti esportazioni di carne, e il Sudafrica.

Il modello a lungo termine del calo del trasporto refrigerato convenzionale è proseguito nel corso dell'anno, con una diminuzione del numero di scali portuali nelle principali destinazioni refrigerate, sebbene il tasso di diminuzione sia notevolmente rallentato rispetto al 2018. In particolare, le navi refrigerate convenzionali hanno mantenuto la loro presenza in Africa e Nuova Zelanda, con scali in calo solo del 4,9% in Africa, e in aumento del 2,5% in Nuova Zelanda. Questo a fronte dei cali del 7% e del 6,2% registrati nel 2018

Nel settore dei container, la capacità complessiva degli attacchi per il mantenimento dei carichi refrigerati delle flotte è aumentata del 2,6% tra luglio 2019 e luglio 2020, per raggiungere 2,48 milioni, mentre a luglio 2020, la capacità totale in TEU (unità equivalenti container da venti piedi) della flotta containerizzata è stata di 23,47 milioni di TEU da 5.300 navi.

Rapporto 2020:
Nel rapporto gli autori hanno indicato che, rispetto al 2019, nel 2020 il mercato dei container refrigerati ha subito molti sconvolgimenti, soprattutto nei primi mesi, a causa della pandemia di coronavirus. Le difficoltà sono iniziate ad aprile, con i fornitori che hanno dovuto far fronte alla difficoltà di  far arrivare i prodotti ortofrutticoli nei porti interessati. La minore produttività del magazzino rispetto al programma di lavoro, il distanziamento sociale e le restrizioni sui viaggi hanno causato tempi di consegna più lunghi e un riorientamento dei processi di ordinazione e gestione magazzino.

Nel segmento del trasporto via container, le sfide principali sono derivate dal fatto che le attrezzature per container refrigerati hanno risentito dei blocchi nei porti e delle difficoltà incontrate da spedizionieri e trasportatori nel riposizionare i container refrigerati. Di conseguenza, questi hanno iniziato ad accumularsi nei porti cinesi e i trasportatori cargo hanno annunciato l'introduzione di una sovrattassa, per congestione dei reefer nella regione, di 1.000-2.000 TEU per container. Inoltre, alcuni di questi sono stati dirottati verso altri porti o hanno subito dei ritardi per il crescente numero di partenze cancellate.

Tuttavia, i blocchi nel segmento containerizzato hanno avuto un effetto positivo sul segmento convenzionale. A causa della carenza di capacità dei container refrigerati, dovuta al coronavirus, le richieste di navi refrigerate convenzionali sono aumentate. Ad esempio, sono raddoppiate le navi convenzionali che hanno fatto scalo a Rotterdam dal Sudafrica, rispetto al solito. La frequenza di tali scali durante la stagione agrumicola sudafricana è aumentata da quindicinale a settimanale.

Ma questo picco non durerà per sempre. Con la disponibilità dei vaccini, il mondo riprenderà il suo ritmo normale, anche se con un po' meno ricchezza. Quello che abbiamo imparato da questa crisi è che le persone continueranno a mangiare, qualunque cosa accada, che i trasportatori di container riusciranno a gestire anche una crisi pesante, e che la vita va avanti. Molto probabilmente, ricadranno anche nelle vecchie abitudini, ordinando troppe navi e continuando a competere sui prezzi.

Anche per gli operatori dei reefer convenzionali la vita tornerà alla normalità. Le navi rimarranno vecchie e continueranno a consumare molto carburante. E quando i prezzi del petrolio saliranno di nuovo, la loro competitività diminuirà. Ma sarà il tempo a dire cosa accadrà, e il 2021 sarà probabilmente un po' più normale del 2020.

Per maggiori informazioni:
Rocio Castro Sevillano
Dynamar Shipping Information and Consultancy
Tel: +31 72 514 7414
Email: rcastro@dynamar.com 
www.dynamar.com 

Data di pubblicazione: