Una denominazione esotica - "Zinurra" - che, nella tradizione popolare calabrese, si riferisce a un carciofino selvatico. Da sempre parte integrante dell'alimentazione contadina, viene raccolto nelle campagne e nelle colline della Locride, per essere conservato in creme e sottoli dalle donne calabresi.
In foto, Valentina Brizzi.
Da questa antica tradizione locale, Valentina Brizzi - oggi titolare dell'impresa di famiglia insieme al padre Domenico e alla madre Maria Cordì - ha creato un'attività commerciale specializzata nella coltivazione e trasformazione di questi carciofini spinosi (Cynara cardunculus altilis), allevati in terreni protetti. Il carciofo selvatico condivide con la varietà più comuni il tipico sentore amarognolo e il caratteristico colore violaceo dei fiori.
"Per promuovere e valorizzare questo prodotto tipico calabrese così difficile da trovare, abbiamo creato un'azienda agricola moderna nel cuore della Locride, tra Benestare ed Ardore, in provincia di Reggio Calabria. Qui coltiviamo i carciofini nei nostri terreni protetti e li trasformiamo direttamente nel nostro laboratorio di trasformazione entro 24 ore dalla raccolta", dice Valentina Brizzi.
Per la lavorazione e la trasformazione dei carciofini vengono utilizzate materie prime a filiera corta come l'olio extra vergine di oliva, il pistacchio di Bronte, i limoni e il bergamotto di Calabria.
"Volevamo realizzare le nostre eccellenze con delle ricette antiche - precisa Valentina Brizzi - mantenendo uno standard qualitativo elevato. Il nostro piccolo laboratorio, che abbiamo inaugurato nel 2018, è dotato di tutte le certificazioni HACCP e di pochi semplici macchinari utili alle nostre lavorazioni artigianali. La maggior parte del lavoro di produzione delle nostre specialità viene eseguito a mano".
Il cuore di carciofino selvatico è la parte più tenera e gustosa della pianta e rappresenta solo il 30% dell'intero prodotto. Presenta un aroma intenso e avvolgente, croccante, dal retrogusto leggermente amarognolo.
"Non volevamo perdere nulla di questo particolare carciofino - precisa Valentina Brizzi - e così dalle foglie abbiamo creato un infuso ottenuto dalle foglie disidratate. Un progetto che abbiamo messo a punto con il dipartimento agraria dell'Università di Reggio Calabria. L'infuso di carciofo è davvero un toccasana per la salute ed è molto indicato per la stimolazione della diuresi e l'eliminazione delle tossine. Il sapore è amaro, ma il beneficio è assicurato"
Se il carciofino selvatico è tutto da assaporare, non meno interessante si presenta l'ampia linea dei trasformati in assortimento, composta da: passate di pomodoro siccagno, composte di fichi locali, confetture e marmellate ottenute da agrumi coltivati in azienda, caratterizzate da frutta in percentuali elevate e un tenore zuccherino più basso rispetto alle normali confetture. Insomma, poche calorie e tanto gusto in ciascun vasetto disponibile a scaffale nei formati 40, 100 e 240 grammi.
"Una vera specialità di Zinurra - racconta Valentina Brizzi - è la passata di pomodoro siccagno. Coltiviamo questo pomodoro tipico della costa Jonica Calabrese con una particolare tecnica agronomica, che prevede una sola irrigazione. Crescendo senza acqua, concentra al massimo sia i sapori sia le proprietà organolettiche e nutrizionali. Ricco di vitamina A e C, nonché di antiossidanti come il licopene, ha anche un basso contenuto di calorie. E' molto saporito, tanto che la passata che se ne ottiene può essere utilizzata senza sale".
I trasformati a marchio Zinurra sono conosciuti in Italia e all'estero in quanto promossi in fiere di settore. Apprezzati nei mercati europei hanno conquistato consensi soprattutto in Francia e in Germania - nonostante il lockdown - con il 20% del fatturato realizzato nei canali horeca e retail specializzato.
Contatti:
Azienda Agricola Brizzi Valentina
Rione San Francesco, 13
89030 Benestare (RC)
Cell.: 347 1045571
Email: info@zinurra.com
Web: www.zinurra.com