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Intervista all'ideatore Paolo Ferrentino

Il primo prototipo di un robot per il diserbo meccanico si presenta al pubblico

Il primo prototipo di un robot per il diserbo meccanico, nasce nel 2014 da un'idea tutta italiana di Paolo Ferrentino (foto a lato) e oggi si presenta al pubblico. "Si tratta di un veicolo che effettua il diserbo meccanico percorrendo autonomamente le baule all'interno della serra; e quindi non necessita dell'intervento di alcun operatore. Per ora si tratta ancora di un prototipo, e quindi non stiamo presentando la forma definitiva della macchina, piuttosto l'intento è presentare l'idea al mondo agricolo, che la sta accogliendo con curiosità e cautela". E' quanto spiega Paolo Ferrentino, ideatore di un robot per il diserbo meccanico.

Il robot in questione rappresenta un'evoluzione di un'altra automazione dedicata all'olivicoltura e deputata alla raccolta delle drupe. Ma l'idea vera e propria di questa macchina nasce dall'osservazione della Piana del Sele e dalle colture più rappresentative per questa zona. Infatti, da uno studio condotto dallo stesso Ferrentino si è evinto che ogni anno gli impianti serricoli in questo specifico areale crescono tra il 10 e il 15%; ciò ha spinto l'informatico, esperto di automazione, a creare un'innovazione tecnologica adatta ai produttori di IV gamma.

"Il robot si prefigge lo scopo di migliorare le performance produttive degli imprenditori agricoli, agevolare il loro lavoro, incrementare le rese economiche e ottenere un prodotto di maggiore qualità e più salubre - Prosegue Ferrentino - Con questa automazione, l'uomo potrà cominciare a occuparsi maggiormente di attività gestionali e meno manuali o faticose".

In sé, la macchina ha una composizione strutturale semplice: è dotata di un carrello elettrico automatico, 4 ruote motrici e sterzanti su un'intelaiatura, computer di bordo e videocamere con intelligenza e visione artificiale. Ma l'ambiziosa sfida di Paolo Ferrentino è quella di lavorare su altre funzionalità, per cui egli spiega: "Lo scerbamento meccanico delle infestanti rappresenta solo una delle innumerevoli applicazioni del robot, non ancora sviluppate, ma saranno implementate in seguito. Allo stesso modo, si stanno studiando le colture cui si può applicare questa tecnologia. Ovviamente, il robot verrà personalizzato in base alle richieste".

In conclusione, Ferrentino si concede una breve considerazione, dicendo: "Sono certo che in altri paesi europei si sta già lavorando a innovazioni simili, che verranno mostrate su scala globale il prossimo anno. Se questa sensazione fosse corretta, credo proprio che per il 2022 si andrà verso una maggiore automazione in campo. Sono in procinto di realizzare una startup nel 2021, per cui sono disponibile a collaborazioni con il mondo delle tecnologie applicate all'agricoltura e sto ricercando partner affidabili con cui poter affrontare nuove sfide".


Per maggiori info scrivi a: paolo.ferrentino@gmail.com