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Intervento di un tecnico

'Pere: contro la maculatura tornare all'antico'

La Maculatura bruna (Alternaria) ha causato grossi problemi nelle rese della pera Abate, la cui raccolta è pressoché terminata. Si parla, per alcune zone, di danni oltre il 30% (cfr. FreshPlaza del 10/09/2020).

Sul fronte della produzione vendibile, FreshPlaza ha interpellato alcuni esperti commerciali, giungendo a queste considerazioni: l'Italia produrrà meno pere rispetto a un'annata normale. La media produttiva del periodo 2015-2018 è stata di circa 730mila tonnellate, mentre nel 2020 si prevedono 550mila tonnellate, 500mila per le previsioni più pessimistiche.

In pratica, l'Abate è l'unica varietà che ha subito un calo così evidente. Il 2019 era stato l'anno peggiore, con 350mila tonnellate. Il 2020 sarà perciò superiore al 2019, ma inferiore alla media di un'annata normale.

Il calo va attribuito ai danni da freddo primaverili e alla malattia Alternaria. La cimice asiatica ha causato meno danni rispetto al 2019.

In campagna, però, c'è preoccupazione. "Secondo me, contro la maculatura, occorre fare un passo indietro - dice Alessandro Passerini, tecnico del ferrarese - e tornare alle pratiche agronomiche di qualche anno fa. Prima di tutto, si deve fare la rottura del cotico erboso, meglio se su tutta la superficie. Tornare alla fresa e agli attrezzi per lavorare il frutteto è fondamentale. In seconda battuta l'uso del Tricoderma ha dato discreti risultati. Sul fronte trattamenti, è bene usare volumi di acqua come anni fa, i classici 10 quintali per ettaro. E quando si tratta, inutile fare i rally; servono velocità ridotte in funzione del sesto di impianto, e quindi della massa vegetale delle piante".

E se si fa un nuovo impianto è bene scegliere portinnesti rustici, e un sesto di impianto più largo, così da facilitare le lavorazioni sottofila. "Con alcuni di questi accorgimenti - conclude Passerini - ho visto aziende limitare i danni all'8-10%. E' sempre grave e occorrono soluzioni risolutive, ma almeno l'annata l'hanno salvata".

Sempre nel ferrarese, a Voghenza di Voghiera, Ettore Navarra fa il punto della situazione: "Almeno la cimice asiatica ha dato qualche problema in meno rispetto al 2019, ma ci ha pensato la maculatura a creare danni insostenibili. In Italia, alcune molecole che avevano una certa efficacia sono state bandite e questi sono i risultati".