La cipolla rossa di Acquaviva va a ruba, tanto da far terminare la campagna prima del previsto. "Pensavamo di poterci allungare con la commercializzazione fino a metà settembre, ma le continue richieste nazionali e internazionali, specie da Ferragosto in poi, ci hanno fatto rivedere le quantità disponibili". Così riferisce Giammarco Lionetti di Agriconetto, una realtà pugliese che produce, su una superficie di oltre 10 ettari, esclusivamente cipolla rossa di Acquaviva.
Coltivazioni di cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti - Agriconetto srl.
"Un'annata da incorniciare, quella appena conclusasi, non solo per la qualità delle produzioni, con scarto quasi assente, ma anche per l'aumento sia delle quotazioni (di circa il 20%) sia delle vendite (+60%). Richieste che si sono intensificate in particolar modo all'estero, con Germania e Francia quali principali Paesi interessati. Per quanto riguarda l'Italia, invece, la cipolla rossa di Acquaviva ha riscosso un maggior successo in molte città centro-settentrionali come Fondi, Milano, Torino, Verona e Bologna".
"Abbiamo terminato proprio ieri con gli ultimi ordinativi (si legga 2 settembre 2020, ndr), con prezzi di vendita ancora superiori all'euro al kg. Visto l'andamento positivo dello scorso anno, per la campagna 2021 incrementeremo notevolmente le nostre superfici, così da poter garantire forniture maggiori ai nostri clienti anche e per tutto il mese di settembre. La cipolla rossa di Acquaviva è presente nei mercati generali e nelle insegne della GDO; è nota per la sua pezzatura, dolcezza e per sue innumerevoli caratteristiche benefiche. Un prodotto che è riuscito a posizionarsi molto bene su una buona parte del mercato europeo".
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