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Campagna clementine positiva, nonostante le rese inferiori

Kiwi: raccogliere al giusto grado Brix avvantaggia il settore

Una campagna kiwi iniziata con i migliori auspici in provincia di Reggio Calabria: raccolta nel periodo programmato e grande interesse per il frutto sia a polpa verde che gialla. Grecia, spina nel fianco in termini di concorrenza. La campagna clementine procede con volumi limitati, ma prezzi tutto sommato buoni, superiori anche a quelli dello stesso periodo dello scorso anno. Sui mercati, però, non mancano le forniture dalla Spagna.

"Le vendite di kiwi sono andate abbastanza bene, finora – dichiara Pasquale Straputicari, titolare di Agrumaria Tirrenica –  Ancora oggi si continua a raccogliere. Quest'anno sono stati rispettati gli standard sui gradi Brix necessari e la raccolta del frutto è iniziata il primo novembre. Nelle passate campagne, la politica di anticipare la raccolta ha creato non pochi danni di immagine e commercializzazione, in quanto i frutti non si presentavano al giusto grado di maturazione. Ciò equivale a tirarsi la zappa sui piedi e forse, finalmente, lo si è capito".

A livello produttivo, le fitopatie dell'actinidia sono all'ordine del giorno, ma negli areali del reggino questa è una coltura che si sta sviluppando sempre più. Vale sia per il kiwi a polpa verde sia per quello a polpa gialla. "Speriamo solo non accada quanto è già successo per le clementine. Con l'aumento dei volumi prodotti, si sono dovuti fare i conti con la scarsa presenza di strutture per lo stoccaggio refrigerato e i prezzi sono calati man mano", continua Pasquale.

"Noi lavoriamo kiwi Soreli (giallo) e Hayward (verde). Oltre al mercato nazionale, i frutti hanno destinazioni d'oltremare e arrivano nei Paesi Bassi ed Emirati Arabi, anche se in quantitativi limitati. I prezzi sono migliori rispetto allo scorso anno, ma i costi di produzione sono sempre più elevati. La concorrenza della Grecia si fa sentire: le quotazioni più basse rispetto al nostro prodotto fanno sì che ci sia scontro sui mercati italiani ed esteri. A livello nazionale, ci giochiamo la carta del made in Italy, ma non sempre basta".

Clementine: stagione tutto sommato positiva 
"In generale, i volumi di clementine sono inferiori quest'anno. Noi calcoliamo un 30% in meno, ma la qualità è più che soddisfacente. Per vendere non bisogna sperare nelle disgrazie: ora si assiste a una corsa all'acquisto del nostro prodotto, perché anche in altri areali italiani il gap in termini resa è addirittura maggiore".

"Respiriamo un po', in quest'annata, ma purtroppo non tutte le catene della Grande distribuzione organizzata hanno idea di cosa accada nei campi. Si è persa competenza e questo ci lascia l'amaro in bocca – sostiene Pasquale – Spiego solo così le promozioni assurde che hanno tenuto alta l'attenzione nelle settimane passate. Ora la situazione sembra essersi regolarizzata".

Al momento, si registrano temperature più in linea con quelle del periodo, con buone escursioni termiche durante la notte. "Abbiamo iniziato con il clementine Comune da una decina di giorni. I quantitativi di Spinoso e Caffin sono stati piuttosto limitati e sono terminati subito. Il nostro maggiore competitor è la Spagna anche se, a livello logistico, specie in Est Europa, riusciamo ad avere un leggero vantaggio".

Agrumaria Tirrenica vende solitamente il 60% delle sue clementine all'estero (Francia, Est Europa, Germania), oltre a essere presente in alcune catene della Gdo nazionale. La percentuale destinata quest'anno all'export è ancora un'incognita, però. "Le esportazioni non sono ancora cominciate, per via della colorazione non ancora del tutto adeguata delle clementine e per un accordo sul prezzo che è lontano da quanto richiesto dai produttori. In Est Europa ormai chiedono calibri grossi al prezzo di quelli piccoli e, in una campagna come questa, non credo sia una cosa fattibile", conclude Pasquale.

Contatti:
Pasquale Straputicari
Cell.: +39 393 5056641
Agrumaria Tirrenica di Pasquale Massimo Straputicari
Via Firenze, 54
89026 San Ferdinando (RC)