Periodo di incertezza per produttori e commercianti di uva da tavola. Programmazioni che vanno da un giorno all'altro, lentezza nelle vendite sui mercati esteri, domanda e consumi fiacchi.
"La stagione non è ancora partita – commenta un produttore pugliese – Pochissime pedane in uscita e scarse contrattazioni sono il risultato, anche consapevole, di scelte per mantenere un prezzo alto. Anche se, alla fine, elevato non lo è comunque".
Il mercato lento per le uve italiane non è dettato da una forte concorrenza, secondo l'operatore. "La Spagna non sta invadendo i mercati, come tutti credono o come accaduto in passato. Il luogo comune che siano gli spagnoli a svendere le uve da tavola, ormai deve essere accantonato. Anzi, veniamo rimproverati da loro per il medesimo motivo: saremmo noi, infatti, a svendere il nostro prodotto ai buyer. Ci sarebbe, inoltre, un calo di uva nera e rossa di origine spagnola quest'anno, e quindi il prezzo da proporre viene stabilito con molta attenzione".
Eppure l'Italia arranca. "Se non avremo ordini, presto saremo costretti a stoccare le nostre uve, per via delle piogge autunnali che arriveranno. La situazione deve migliorare, perché il prodotto è buono e non si registrano fitopatie rilevanti – continua il produttore – Le quotazioni punteranno a salire, anche per nostra scelta, in quanto in primavera siamo stati molto presenti in campo per assicurare una buona fioritura e, con l'estate torrida, sono arrivati maggiori costi di irrigazione e di manodopera per gestire la chioma, per esempio".
"In questa settimana, abbiamo iniziato con la raccolta dei primi grappoli di uva Italia, destinati al Nord Europa. I riscontri di mercato, in termini di prezzo, sono soddisfacenti. Stiamo spedendo un gran numero di uve senza semi bianche Regal verso Nord Africa e Nord Europa. Per quanto riguarda le varietà colorate, la Red Globe viene richiesta in particolare da Portogallo e Spagna e la Crimson dalle nazioni del Nord Europa".
Il produttore sottolinea la scarsa domanda dai Paesi dell'Europa dell'Est, ancora concentrati su uve Victoria di tutte le categorie. "Non dimentichiamoci, infatti, che la stagione è in ritardo di almeno 15 giorni, quest'anno. Quindi è come se fossimo nella seconda metà di agosto, commercialmente parlando".