Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Test in Cina per un nuovo metodo italiano di solarizzazione integrata

Unl metodo innovativo di solarizzazione integrata (SOLIN), lanciato dalla PolyEur Srl di Benevento (che ne detiene il brevetto) è stato oggetto di un importante test avviato nel nord della Cina, lo scorso giugno.

Tale metodica, che è stata ampiamente testata negli ultimi anni, riguarda una implementazione della solarizzazione tradizionale. Nel protocollo classico, si inserisce la presenza di un liquido biodegradabile di colore nero che viene spruzzato sul suolo dopo aver irrigato il campo, come previsto dalla pratica tradizionale.

La novità introdotta dalla PolyEur è costituita proprio dalla pellicola di colore nero, molto sottile, che si forma dopo aver distribuito questo liquido sul terreno. Ciò si ottiene sciogliendo un composto denso e nero in acqua che, dopo l'irrigazione del terreno, si distribuisce sullo stesso per ottenere la pellicola nera e subito dopo - come previsto dal protocollo tradizionale - si copre il terreno con un film solarizzante.

Rispetto alla solarizzazione classica, il sistema SOLIN si basa sulla presenza della pellicola nera sul terreno che agisce da "collettore solare", facendo aumentare notevolmente le temperature nei vari strati del terreno.

Bisogna sottolineare che il composto, denso e nero, fornito dalla PolyEur sul mercato a partire da quest'anno, è costituito da polvere di carbone vegetale (Biochar) e da un addensante naturale, impiegato per uso alimentare.

Il ruolo del film solarizzante non è affatto secondario, perché deve avere caratteristiche ottiche adatte allo scopo: massima trasparenza alla radiazione solare e opacità alla radiazione IR emessa dal terreno riscaldato.

L'azione di "corpo nero" induce un notevole incremento di temperature (fino a 10 °C in più nei primi strati del terreno e dai 4 ai 6 °C in più a 30 cm di profondità), rispetto alla solarizzazione tradizionale ed elevate "somme termiche" (oltre il 60% in più a 42°C). In virtù di tali risultati, sarà possibile accorciare i tempi della solarizzazione dei terreni dai 60 giorni previsti dal metodo tradizionali ai 30 con la metodica SOLIN.

Tutto questo è stato "esportato" in Cina nell'ambito di una collaborazione con la CAAS (Chinese Academy of Agricultural Sciences) di Pechino. A fine giugno, è stato avviato un test in serra, adottando tre parcelle in cui è stato impiegato il metodo SOLIN a varie densità (grammi di Biochar/m2). Nella stessa serra, altre due parcelle sono state trattate con due diversi fumiganti.

Il protocollo sperimentale prevede, a fine solarizzazione, l'analisi dei campioni di terreno trattato con le varie metodiche, per valutare la presenza dei patogeni ed effettuare un confronto comparativo direttamente con il terreno trattato con i fumiganti, largamente impiegati in Cina (solo per le fragole sono trattati ben 1.080.000 ettari). 

A fine ottobre pubblicheremo i primi risultati e nel 2020 le performance agronomiche ottenute nei vari contesti sperimentali adottati per il test.

Contatti:
PolyEur Srl
Contrada Olivola 129/A
82100 Benevento (Italy)
Tel.: (+39) 0824565015
Cell.: (+39) 3406792126
Email: info@polyeur.it
Web: www.polyeur.it

Data di pubblicazione: