Come l'anno scorso in questo periodo (cfr. FreshPlaza del 25/07/2018), ci siamo ritrovati presso alcuni agricoltori novaresi, nella zona di Bellinzago e Oleggio, i quali ci hanno mostrato gli enormi danni provocati dal coleottero esotico Popillia japonica, ritrovato nel Parco del Ticino qualche anno fa.
Anche se meno velocemente della cimice asiatica, la Popillia japonica sta allargando la propria area di influenza e, soprattutto, è ormai presente ovunque anche nei giardini privati dei centri abitati, non solo nelle campagne coltivate.
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Stando nei frutteti si sentiva un rumore che ricordava la pioggerellina e invece erano gli insetti che stavano mangiando le foglie.
"La Popillia è molto vorace, defoglia le piante, per cui la fotosintesi viene compromessa e, di conseguenza, la maturazione dei frutti. E' soprattutto presente nei mesi di giugno e luglio; poi sparisce, ma il danno è compiuto - racconta un giovane frutticoltore - Quest'anno è arrivata un po' più tardi, viste le condizioni meteo avverse di maggio. Non riusciamo a contenerla e, per il momento, ci sono trappole di monitoraggio e reti insetticide sistemate dalla Regione Piemonte".
"Probabilmente rispetto ad altre zone del Piemonte, la Popillia japonica in questo momento sta colpendo un'area minore per quanto riguarda la frutticoltura e la viticoltura, ma se dovesse arrivare nei distretti di produzione maggiore del cuneese, l'economia sarebbe messa a dura prova".
Pertanto è nell'interesse di tutti trovare una soluzione al più presto - continua il giovane - Abbiamo bisogno di indicazioni più precise per poter controllare questo fitofago dannosissimo".
A corredo di questo articolo, vi mostriamo alcune foto dei danni prodotti da Popillia japonica su melo, trappole e reti insetticide sistemate dalla Regione Piemonte.