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ToBRFV, non e' ancora pandemia ma bisogna fare profilassi

Dei problemi si parla in genere soltanto quando l'emergenza è contingente, magari facendo gran clamori; invece è nei momenti di relativa calma che bisognerebbe riflettere, specialmente in termini di prevenzione.

Come abbiamo già avuto modo di scrivere, un'accurata profilassi costituisce il solo deterrente per arginare un problema grave come il ToBRFV (Tomato Brown Rugose Fruit Virus).

Proprio un paio di mesi fa (cfr. Freshplaza del 29/05/2019) ne avevamo parlato con Cristiano Guerresi, direttore generale di HM Clause Italia, il quale aveva avvertito sulla necessità indifferibile di mettere in campo determinate procedure di profilassi, sfruttando la fase estiva di transizione prima di trapiantare le nuove colture per disinfettare le serre. 

Cristiano Guerresi

FreshPlaza, sempre sensibile alle esigenze del mondo ortofrutticolo, ha contattato proprio Guerresi per fare il punto della situazione.

"Novità sostanziali, al momento, rispetto alla riunione tecnica di fine maggio tenutasi a Vittoria, non ce ne sono - ha risposto il general manager di HM Clause Italia - E' importante però dare la massima divulgazione su questa fitopatia e sulle misure da adottare per arginarla. Quel che abbiamo fatto in questo frangente è una certosina opera di informazione presso i produttori orticoli della zona vocata siciliana. I coltivatori di pomodoro hanno apprezzato il nostro impegno, dicendosi pronti ad adottare misure preventive; alcuni altri però si sono dimostrati purtroppo scettici. Il bilancio globale è comunque decisamente positivo".

Sopra, una slide del convegno di maggio, durante il quale si è largamente discusso del virus

La profilassi
"La cosa più importante – continua Guerresi - è ribadire che in questo periodo in cui le serre per la maggior parte sono vuote, è possibile attuare una buona profilassi, ad esempio trattando con opportuni disinfettanti strutture e strumenti in uso. Non bisogna inoltre dimenticare di ripulire anche le zone tutto intorno agli impianti, eliminando i potenziali vettori. Solo la somma di queste azioni permette di ridurre il rischio di un'infezione delle proprie coltivazioni per la prossima campagna. Se i produttori siciliani di pomodoro hanno il coraggio di fare le cose per bene, allora si può sperare di venire fuori da questa emergenza, ripartendo con il piede giusto".

Lo scenario che si prospetta
"Lo scenario che si prospetta ha un duplice aspetto – prosegue l'esperto – Il primo è che se il problema evolverà su scala globale, come quasi certamente accadrà, chi avrà provveduto in tempo per arginare il fenomeno, avrà anche un grande vantaggio sui mercati. Parliamoci chiaro: è solo questione di tempo e il problema si sposterà anche su altre aree di produzione (il riferimento non è alla sola Italia - ndr) ed è allora che lo svantaggio di essere stati colpiti per primi potrà trasformarsi in una grande opportunità".

"Il secondo aspetto è che i produttori devono ben comprendere che se le loro aziende non sono ancora colpite, devono concentrarsi sul fatto che proprio la loro serra, il loro cuore produttivo, è paradossalmente il posto più sicuro; la patologia è all'esterno e, se ben realizzano questo passaggio, allora scatta la molla dell'impegno per proteggere la loro stessa azienda, che deve essere immaginata come un fortino a prova di assalto. Le serre vanno difese dai produttori come la cosa più cara che hanno".

"Se si vuole, dunque, si può decidere di combattere il virus in maniera efficace e con successo - conclude il manager - Nessuno dice che sia facile, ma è senz'altro possibile. Prova ne sia che nelle aziende in cui è stato rinvenuto il ToBRFV, adottando gli opportuni accorgimenti di profilassi questo non si è ulteriormente diffuso. Gli studi da noi compiuti al momento ci dicono che la diffusione in Sicilia è puntiforme, dunque non si tratta di una pandemia. Intanto ci sono tutti i margini, il tempo e gli strumenti, affinché il problema possa essere superato. Ma bisogna comprendere, accettare il problema e decidere di agire. Non c'è tempo da perdere".

Contatti:
HM.CLAUSE ITALIA S.p.A
Via Emilia, 11
10078 Venaria Reale (TO) 
Tel.: +39 011453 0093
Fax: +39 0114531584
Email: info-italia@hmclause.com
Web: hmclause.com/it