Il prezzo delle pere Abate è in leggero aumento anche nel circuito dei mercati all'ingrosso. E' un fenomeno quasi normale, considerato che ai primi di aprile il prodotto comincia a scarseggiare fra i piccoli fornitori e, soprattutto, i costi per la conservazione in cella si fanno sentire sempre di più e devono essere recuperati.
"I calibri maggiori di Abate - spiega il commerciale Francesco Sancisi interpellato venerdì scorso - lavorati in padelle da 14 frutti, li vendiamo a 1,80 euro/kg all'ingrosso. A scendere i calibri minori: 1,50 per il 16 frutti; 1,30 per il 20 frutti. Poi, naturalmente, la seconda scelta costa un po' meno: all'ingrosso la vendiamo a 0,80 euro/kg".
Se i piccoli produttori/confezionatori/commercianti cominciano ad avvertire la carenza di scorte, i grandi gruppi organizzati hanno sufficiente prodotto per rispettare la programmazione nelle forniture che, in genere, prosegue fino a metà maggio.
"Molto dipende anche dal clima - continua un altro grossista - perché i consumi sono collegati alle temperature. Non penso sia un caso che nei giorni scorsi le fragole siano state meno richieste del previsto, mentre le pere hanno avuto un incremento nella domanda. Se esplode il caldo, tutti chiederanno fragole, mentre nel caso delle pere la richiesta sarà più fiacca".