Solo in Italia si fanno leggi per far slittare avanti nel tempo altre leggi già approvate. Nel dettaglio: per la revisione delle macchine agricole, dato che per stilare i decreti attuativi non sono bastati tre anni, è stata decisa una maxi-proroga. Il Ministero dei trasporti ha stabilito che tutti i veicoli immatricolati entro il 31 dicembre 1983 debbano essere revisionati entro il 30 giugno 2021.
Si avranno così altri due anni a disposizione, ma nel frattempo occorre che il Ministero emani i decreti attuativi. Nella pratica significa che servono ancora le regole e i parametri per effettuare queste revisioni.
Lo slittamento (clicca qui per scaricare il Decreto Ministeriale) si è reso necessario perché vi era il paradosso che un agricoltore potesse essere multato in quanto privo di revisione, che comunque non può essere fatta perché nessuno è abilitato a effettuarla.
Altre scadenze prorogate: le macchine agricole immatricolate fra il 1 gennaio 1984 e il 31 dicembre 1995 dovranno essere revisionate entro il 30 giugno 2022. Quelli immatricolati dal primo gennaio 1996 al 31 dicembre 2018 hanno scadenza al 30 giugno 2023. Per tutti i veicoli "nuovi", la revisione andrà fatta entro la fine del 5° anno dalla immatricolazione.
Della revisione per le attrezzature agricole se ne parla da diversi anni (cfr. Freshplaza del 7/04/2016), ma quello che mancano sono i decreti attuativi (cfr. FreshPlaza del 22/11/2018).
Di certo una legge e un controllo sui mezzi devono essere obbligatori, specie per quelle attrezzature che girano per strada o che sono utilizzate in situazioni pericolose, specie in collina. Ma occorre che i costi non siano eccessivi e non solo a carico degli agricoltori.