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A difesa dei grossisti interviene il presidente Fedagromercati del capoluogo piemontese

Attacchi e polemiche al Caat di Torino

Gli attacchi al Caat, Centro agro alimentare di Torino, delle scorse settimane sono ingiustificati e prendono di mira in maniera inesatta e ingenerosa i grossisti. Questo il contenuto di un intervento da parte di Stefano Cavaglià, presidente di Fedagromercati Torino, in seguito alle dimissioni della consigliera del Cda del Caat Patrizia Ferrarini.

Foto d'archivio

Gli antefatti sono una relazione in cui la dimissionaria denunciava presunti verbali falsificati, decisioni prese non per il reale interesse della società e conflitti di interesse nel direttivo. Il documento è stato sottoposto all'attenzione del Collegio Sindacale del Caat, il quale ha risposto con una lettera in cui, contrariamente a quanto detto da Patrizia Ferrarini, certificava il buon operato dei membri del Cda torinese.

"Ritengo importante ricordare - dice Cavaglià - che la frutta e la verdura che arrivano sulla tavola dei consumatori proviene per lo più da questo Centro Agroalimentare che è il terzo per importanza a livello nazionale. Vengono ad acquistare qui non soltanto dal Piemonte, ma anche dalla Liguria, dalla Valle d'Aosta e dalla Francia. La merce movimentata annualmente dal complesso delle aziende grossiste si aggira intorno alle 550.000 tonnellate, per un totale di 550 milioni di euro di transazioni commerciali".

"Senza tema di smentita - aggiunge - posso affermare che i grossisti sono imprenditori onesti e puntuali nei pagamenti che, con grande professionalità, ogni notte instancabilmente fanno sì che sui banchi dei mercati, sugli scaffali dei supermercati e nelle mense e ristoranti si trovino prodotti ortofrutticoli freschi, controllati e di qualità. Ogni notte lavorano all'interno del Caat oltre 1.500 persone".

Afferma inoltre che "coloro i quali hanno dato avvio a questo oscuro attacco alla società di gestione, e indirettamente ai grossisti, è bene che riflettano sulle conseguenze delle loro azioni al pari di coloro i quali hanno omesso di attivarsi per evitarle ovvero, ancor peggio, le hanno cavalcate".

Sul tema interviene anche il presidente nazionale Fedagro, Valentino di Pisa: "E' un fatto veramente spiacevole e ingiustificato, come dichiarato dal Collegio sindacale, nei confronti di tutto il Mercato di Torino, che rappresenta invece una delle realtà più vive e dinamiche del nostro paese e della Federazione che rappresento. Molto grave è anche l'accusa rivolta nei confronti di un rappresentante dei grossisti, membro del Cda: da sempre la presenza dei grossisti negli organi decisionali degli enti gestori rappresenta una battaglia di Fedagromercati per affermare il ruolo degli imprenditori, riconoscendo il giusto impegno e il sacrificio delle aziende, e per consolidare il naturale rapporto di collaborazione fra ente gestore e operatori con l'obiettivo di valorizzare al massimo il nostro settore".