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Possibili truffe anche ai danni di operatori ortofrutticoli. Il parere dell'avvocato Gualtiero Roveda

Attenzione ai corsi di formazione fasulli

Pochi giorni fa, un noto programma tv ha svelato l'ennesima truffa di corsi per la sicurezza farlocchi. Nel caso in questione, un sedicente formatore del veronese falsificava le annotazioni dei registri delle presenze ai corsi di formazione sia per dipendenti, sia per datori di lavoro e riduceva la prevista formazione a una farsa. Non si tratta di un caso isolato. Attestati di formazione, rilasciati da soggetti privi di qualsiasi requisito professionale, a prezzi irrisori, senza il rispetto delle condizioni previste dalla normativa, sono diffusi. La questione riguarda direttamente anche il settore agricolo. Approfondiamo la questione con l'avvocato Gualtiero Roveda, consulente di Fruitimprese.

Freshplaza (FP): Quali sono gli adempimenti previsti dal Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro che il datore di lavoro agricolo deve adottare per la formazione dei propri dipendenti?
Gualtiero Roveda (GR): I lavoratori devono partecipare ad appositi corsi di formazione di durata variabile, in base al livello di rischio della mansione svolta, individuato in sede di stesura del DVR (Documento di Valutazione del Rischio). La formazione deve essere effettuata durante l'orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori. La formazione e, ove previsto, l'addestramento specifico devono avvenire in occasione della costituzione del rapporto di lavoro, del trasferimento o cambiamento di mansioni; della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi.

FP: Un lavoratore che presta attività per pochi giorni all'anno deve seguire ugualmente un corso di formazione?
GR: I lavoratori agricoli che svolgono più di 50 giornate lavorative, nell'arco dell'anno solare, e i lavoratori addetti all'utilizzo di attrezzature, indipendentemente dalle giornate lavorate, devono ricevere la formazione in accordo con i programmi stabiliti dalla Conferenza Stato-Regioni del 2011.I lavoratori stagionali occupati per un numero di giornate inferiore a 50 e che svolgono solo lavorazioni generiche, non richiedenti requisiti professionali specifici, possono essere preparati per lo svolgimento dei compiti loro affidati, mediante consegna di appositi documenti, scritti in lingua a questi comprensibile.Tali documenti devono essere certificati dalla ASL ovvero da enti paritetici del settore.

Foto d'archivio

FP: Quali sono le difficoltà che l'imprenditore incontra per assolvere all'obbligo formativo?
GR: Sicuramente il primo ostacolo è dato dalle spese da sostenere per la formazione del personale. Inoltre, è espressamente previsto che la formazione debba avvenire durante l'orario di lavoro, rendendo necessario provvedere alla sostituzione temporanea dei dipendenti.

FP: E' facile comprendere che agenzie di formazione poco serie possano approfittarsi della situazione.
GR: Le proposte illecite per aggirare la normativa non mancano. Il modus operandi è quasi sempre il medesimo: i venditori disonesti incontrano gli imprenditori per presentare la loro proposta formativa base e, una volta individuata una situazione di difficoltà, propongono un'alternativa allettante quale corsi online fasulli o il rilascio di falsi certificati di frequenza, ovviamente a prezzi modici.

FP: Quali rischi possono derivare ai datori di lavoro che scelgono queste imprese per la formazione dei loro dipendenti?
GR: In primo luogo, può essere inflitta una sanzione pecuniaria al datore di lavoro che impiega personale privo delle certificazioni richieste. Inoltre, la condotta può configurare vari reati: dalla contraffazione alla truffa, sino all'associazione a delinquere. E' necessario sempre verificare con attenzione i requisiti professionali dei soggetti formatori e rivolgersi alle associazioni di categoria per ottenere informazioni corrette in materia.