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Consumi in calo? Solo per qualcuno; tutti gli altri crescono!

Importantissima trasformazione in atto nei consumi italiani di ortofrutta: cambia il peso dei canali distributivi

Nell'ambito dei canali tradizionali dove si effettua l'acquisto di ortofrutta, i dettaglianti specializzati incrementano i volumi di frutta dell'11% e quelli di ortaggi del 13%, con piccoli segnali di ripresa per gli ambulanti per le verdure.

Nel periodo gennaio-settembre 2018 si rileva inoltre un aumento dei volumi dei consumi del 5% per la verdura e dell'1% per la frutta rispetto allo stesso periodo del 2017.

E' quanto emerge dai dati elaborati da CSO Italy su base GFK Italia.

Le famiglie italiane, a partire dal 2014 consumano sempre più frutta e verdura, con volumi passati da meno di 7,6 milioni di tonnellate a 8,5 milioni di tonnellate nel 2017. Anche l'anno in corso conferma questa tendenza: da gennaio a settembre 2018 ciascun nucleo ha acquistato poco meno di 260 kg di ortofrutta fresca, per una spesa complessiva di 433 euro. Numeri in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando l'acquisto era stato inferiore di oltre 4kg e la spesa superiore di 8 euro.

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La frutta ,che rappresenta il 54% dei volumi, è cresciuta in questi nove mesi del 2018 dell'1% in volume e del 3% in valore. Gli ortaggi, sempre nello stesso periodo ,salgono del 5% sul gennaio-settembre 2017 in termini di quantità e in termini di valore del 2%.

Se restringiamo l'analisi al recente trimestre estivo, luglio-settembre 2018, le cose sono andate ancora meglio: l'ortofrutta spunta infatti un deciso +5% degli acquisti in termini di volume e +6% in valore, dopo un primo semestre con una crescita più contenuta.

Perché, nonostante questi dati, tratti dal campione di famiglie più numeroso disponibile oggi e ben rappresentativo delle famiglie italiane, alcuni canali informativi parlano di cali dei consumi di ortofrutta delle famiglie nel 2018? Presto detto: dipende dai canali distributivi.

Sappiamo che oltre il 60% degli acquisti al dettaglio di ortofrutta delle famiglie italiane avviene presso i punti vendita della GDO e si arriva a questa percentuale se si includono i discount in questa categoria.

Se analizziamo nel dettaglio l'andamento dei consumi nell'ambito dei principali canali distributivi, ci accorgiamo che è in atto una trasformazione importantissima.

Fino al 2013, il notevole calo dei consumi interessò in maniera quasi esclusiva soprattutto gli ambulanti e i mercati rionali, ma anche il dettaglio specializzato (fruttivendoli). Ricordiamo che, nel 2000, la quota del mercato al dettaglio in volume spettante a queste due forme distributive era rispettivamente pari al 39% (circa 3,7 milioni di tonnellate) e al 20% (circa 1,9 milioni di tonnellate). Parallelamente, i supermercati passavano dal 23% al 35-36% e gli ipermercati dal 7 al 12%.

Dal 2014, con la ripresa dei consumi, le tendenze sono diverse: i supermercati, pur aumentando leggermente i volumi, vedono diminuire il peso relativo, ora al 33% del totale; gli ipermercati, pur con oscillazioni, mantengono i quantitativi annuali su oltre 800mila tonnellate, ma vedono ridursi il peso relativo.

I canali che aumentando con un ritmo superiore alla media sono i discount, che proseguono il trend positivo, accentuandolo e il dettaglio specializzato che invece mette in evidenza una impressionante inversione di tendenza rispetto al passato.

I discount, nel 2017, con quasi 1.4 milioni di tonnellate, raccolgono il 16% degli acquisti, con un tasso di incremento medio attorno al 10% ma che negli anni più recenti ha toccato oltre il +30% annuale.

I fruttivendoli non sono da meno: oggi rappresentano il secondo canale distributivo, solo dopo i supermercati, con una crescita delle vendite in termini di volumi del 45% se confrontiamo la situazione 2017 con quella del 2013.

I primi nove mesi del 2018 non fanno altro che confermare questo trend, con l'aggravante della battuta d'arresto registrata per i supermercati.

I discount segnano infatti un +8% nel confronto tra gen-set 2018/17, i fruttivendoli o dettaglianti specializzati si rafforzano ulteriormente con un +12%, mentre i supermercati vedono scendere i volumi del 4%.

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All'interno della GDO, la frutta appare essere la principale causa dell'attuale panorama negativo per supermercati (-6%) e superette (-10%), buone sono invece le performance dei discount (+6%) e degli iper.

Grazie alle analisi condotte da CSO Italy sul panel GfK Italia si delinea pertanto un quadro positivo per i consumi di ortofrutta, confermando anche nel 2018 l'atteggiamento del consumatore sempre più attento alla salubrità, sostenibilità e qualità delle cibi. E' quindi importante incoraggiare le famiglie verso questa direzione, anche se la crescita dei discount (legata maggiormente al fattore prezzo?) e la crescita del dettaglio specializzato (legata forse alla qualità?), mettono in evidenza una serie di interrogativi importanti sull'evoluzione dei canali di vendita, lo sviluppo di modalità di acquisto diverse e non ancora ben identificabili. La situazione è in forte evoluzione e serve certamente un momento di riflessione all'interno della filiera per stimolare gli acquisti e analizzare al meglio i comportamenti dei consumatori.

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Data di pubblicazione: