Veneto Agricoltura ha reso noti gli ultimi dati relativi alle produzioni agroalimentari e ortofrutticole della regione, riferite all'anno 2017.
Rapporto 2017 di Veneto Agricoltura sulla congiuntura del settore agroalimentare veneto. Introduce i lavori Alberto Negro
Le superfici destinate a produzioni orticole assommano a 27.600 ettari, con una crescita dell'1% sull'anno precedente e con una percentuale in pieno campo del 75%. Tra le produzioni che hanno visto cali produttivi si segnalano: lattuga (-16%), radicchio (-5%), carote e fagiolini. Cresce notevolmente la produzione di pomodoro (+34,5%), così come quelle di cipolle, aglio, zucchine e meloni. In crescita di un +1% la produzione di patate.
Sul fronte dei prezzi, vola il radicchio (+38%). Bene anche lattuga (+5%), zucchine e asparago. In calo, invece, le quotazioni per patate (-2%), fragole e meloni. Il valore complessivo delle produzioni orticole venete totalizza 660 milioni di euro (+5% rispetto al 2016).
Frutta
Per quanto riguarda le produzioni frutticole, le superfici in Veneto sono stabili a 17.806 ettari, per un valore complessivo delle produzioni pari a 257 milioni di euro nel 2017, in forte calo (-12%) rispetto all'anno precedente.
I volumi produttivi sono risultati compromessi da un'annata non favorevole, con drastiche riduzioni per kiwi (-44,1%), mele (-23,5%), ma anche pesche e pere. Si segnala il riacutizzarsi delle principali problematiche del kiwi: batteriosi e moria.
Bene i volumi prodotti di ciliegie (+23,5%), anche se con ritorni economici assai meno soddisfacenti (-19% per i prezzi). In crescita le quotazioni per le mele (+15%) e kiwi, calo per pere (-1,6%), pesche (-1,4%) e, come detto sopra, ciliegie. Per queste ultime, inoltre, parte della produzione non è stata raccolta proprio a causa del mancato ritorno economico.
Prime stime per il 2018
Sulle frutticole si prevedono problemi di fornitura per ciliegio, melo, pero, albicocco, a causa di ritorni di freddo e sbalzi termici. Per quanto riguarda invece le orticole, non si segnalano particolari difficoltà per asparagi, fragole e per i primi trapianti delle orticole a raccolta estiva.