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Oggi la firma di uno storico protocollo d'intesa tra CAR e Sistema Portuale del Tirreno Centrosettentrionale

E' in calendario a Civitavecchia (provincia di Roma) per oggi, 30 maggio 2018, la firma di Portunus, prima alleanza in Italia tra un ente di gestione portuale (con Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta) come l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrosettentrionale e un accreditato agromercato all'ingrosso come il CAR di Roma.

I due "Giganti della logistica del Lazio", Porti e Mercati di Roma, giocheranno uno a fianco dell'altro le più grandi partite mediterranee per flussi di merci, esportazioni e importazioni ortofrutticole e valorizzazione all'estero dei prodotti agroalimentari laziali, partecipazione a fiere, Iva regionale sulle importazioni, rifornimenti alimentari alle navi da crociera e sviluppo industriale delle aree retroportuali, iniziative comuni di concentrazione delle attività di scarico merci, progetti di riduzione degli impatti ambientali del trasporto, attività congiunte di internazionalizzazione.

Saranno presenti tra gli altri diplomatici stranieri dei Paesi mediterranei e imprenditori interessati.



Sintesi riassuntiva dei contenuti e degli obiettivi programmatici del Protocollo di intesa tra Car Scpa e AdSP
Per la prima volta in Italia, un ente di gestione portuale come "l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrosettentrionale" – che ha competenze sui Porti di Roma (Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta) – insieme ad un accreditato agromercato all'ìngrosso, come il Centro Agroalimentare Roma, si sono alleati per affrontare insieme le grandi sfide mediterranee accese dal raddoppio di Suez, dall'acquisto del porto ateniese del Pireo da parte di un gruppo cinese che ha acquisito pure lo scalo di Vado Ligure e dalla centralità commerciale che ha ritrovato il bacino di quel che anticamente fu il "Mare Nostrum". I due "giganti della logistica del Lazio", "Porti e Mercati di Roma" (si fanno chiamare così in questa partnership ambiziosa ed impegnativa), si sono riconosciuti l'impegno reciproco a favorire, per quanto di competenza, la realizzazione delle loro missioni.

In primo piano, dunque, i commerci internazionali di ortofrutta e soprattutto l'esportazione delle prelibatezze fresche del Lazio, contando su prestazioni logistiche di estremo favore, in cambio di una concentrazione delle operazioni di import-export dei grossisti e dei produttori agricoli attivi nel Car sullo scalo civitavecchiese. Non si tratta di un cinico e banale "do ut des". I due enti firmatari dell'accordo hanno addirittura chiamato un dio – come l'antico nume "Portunus" (protettore del Foro Boario e del Porto Tiberino nella Roma Arcaica e più in generale della "corretta accessibilità di porti e mercati") – a testimoniare la loro buona fede ed il loro zelo professionale nel difendere gli interessi logistici e distributivi regionali, con quella che vogliono far diventare insieme "grande piattaforma integrata di servizi avanzati per esportare le delizie ortofrutticole del Made in Italy e per internazionalizzare le produzioni ed i territori del Lazio".

In termini più precisi e più concreti, Car e AdSp intendono giocare, uno a fianco dell'altra, le più grandi partite mediterranee che riguardano flussi di merci, esportazioni ed importazioni agroalimentari, le risorse fiscali garantite al Lazio dall'Iva regionale sulle importazioni, la competitività delle aziende del Car rispetto ai rifornimenti alimentari delle navi croceristiche, lo sviluppo industriale di aree retroportuali di Civitavecchia non del tutto utilizzate (è prevista una verifica di fattibilità di sistemi logistico-distributivi di valorizzazione, trasformazione manifatturiera, confezionamento, e distribuzione di ortofrutta fresca da esportar all'estero e o importata dall'estero e sbarcata a Civitavecchia), iniziative condivise di concentrazione delle attività di scarico merci nei porti laziali, progetti di riduzione degli impatti ambientali dei trasporti, attività comuni di internazionalizzazione in fiere di settore, progettazione di nuove rotte navali particolarmente richieste, corsie protette ed itinerari di favore per i collegamenti su strada tra l'Agromercato e il Porto. Insieme, dirigenti e tecnici delle due entità economiche di servizio effettueranno studi di fattibilità relativi all'eventuale creazione di una Borsa Merci (a Civitavecchia o a Guidonia) che valuti in quotazioni aggiornate da contrattazioni internazionali la commercializzazione dei prodotti agricoli freschi.

I due soggetti firmatari si ripromettono consultazioni ovviamente assidue in vista di pianificazioni condivise e di proposte sul trasporto, sulla logistica e sulla circolazione alle competenti Autorità per quanto riguarda la "intermodalità", la "infomobilità" assistita da telematica, la "logistica dell'ultimo miglio", il trasporto "a bassi impatti ambientali", l'accessibilità ottimale delle grandi infrastrutture polivalenti come agromercati e porti industriali, le grandi programmazioni territoriali per lo sviluppo, la tutela ambientale, l'urbanistica. "Porti e Mercati di Roma" – sotto i favori celesti del Dio Portunus – si faranno sentire insieme sulle politiche nazionali di infrastrutturazione viaria e sulle relazioni – a volte non facili – con le società concessionarie autostradali.

I gruppi dirigenti dell'AdSP e del Car si ripromettono, altresì, assidui "roadshow" promozionali con incontri tra le aziende private di servizi attive nel complesso portuale e gli imprenditori che operano nel Car, alla ricerca di vantaggiose sinergie, nonché iniziative promozionali, editoriali e pubblicitarie di comune interesse. Quindi, orientate alla informazione culturale sui grandi avvenimenti mediterranei, il dialogo per la pace e le comuni origini storiche, le grandi sfide economiche e le importanti partite diplomatiche. Il riferimento a "Portunus" – come patrono celeste della storica intesa mediterranea ora rinnovata fra "Porti e Mercati di Roma" – non sarà dunque retorico, né astratto, o strumentale. Roma si riaffaccia sul Mediterraneo con due "piattaforme" tecnologicamente avanzate che si riconoscono in quella stessa cultura tecnica, giuridica ed organizzativa che, vari millenni fa, inventò la logistica, i mercati all'ingrosso, i porti industriali e le severe norme giuridiche per far funzionare assieme tutte queste strutture nel superiore interesse del popolo romano e della Res Publica.
Data di pubblicazione: