Tempi difficili per il settore delle mandorle, non bisogna arrendersi proprio ora

Le gelate degli ultimi mesi registrate in alcune zone dell'emisfero nord hanno gettato scompiglio nel settore delle mandorle, soprattutto in California e in Spagna. Per questa ragione il cileno Jorge Andrés Ovalle ha voluto dimostrare la propria solidarietà a produttori e commercianti di mandorle scrivendo una lettera di augurio all'intero settore.

Jorge ha voluto sottolineare come una disgrazia registrata in un emisfero sia qualcosa che si ripercuota sul mondo intero. Ha inoltre encomiato "l'Almond Board dell'Università di Davis, i genetisti, i responsabili del trattamento, le cooperative di produttori, per aver lavorato duramente e investito tutto il loro impegno e il loro denaro per sviluppare l'industria nel miglior modo possibile, studiando, promuovendo e interrogandosi su cosa fare, come farlo e in che modo si potrebbe migliorare il settore delle mandorle".

Per quanto riguarda le attuali condizioni climatiche, Ovalle ritiene che questi siano cambiamenti e catastrofi di proporzioni raramente registrate nella storia, che stanno avendo ripercussioni su oltre 600mila ettari di frutteti e coltivazioni agricole. Ha poi garantito che "le compagnie assicurative continueranno a operare, e ci saranno ancora rinegoziazioni dei crediti, ma ogni anello della catena del valore delle mandorle rimarrà prudente. Questo è un sentimento che può essere espresso da chiunque abbia mai vissuto l'angoscia di perdere anni di lavoro e dedizione nell'arco di una settimana".

Ha voluto inoltre sottolineare che è vero che il prezzo delle mandorle aumenterà, ma che questo sarà "uno sforzo che i consumatori dovranno fare perché i produttori, che vogliono condividere i frutti del proprio lavoro con milioni di persone, possano riprendersi dalle perdite subite e continuare ad offrire il meglio".

Attraverso la sua lettera Jorge Ovalle incoraggia a una riflessione: "Ora più che mai i nostri alberi hanno bisogno della nostra dedizione, prendiamoci dunque cura delle api che non hanno potuto produrre miele, prendiamoci cura delle nostre coltivazioni, delle nostre scarse e preziose risorse idriche, e speriamo di essere testimoni di un'altra grande fioritura la prossima primavera e che le gelate non ci privino di questo spettacolo meraviglioso".

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