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Logistica in ortofrutta: mancano i margini, non i volumi

L'Italia è l'ottava economia al mondo, ma si colloca al 21esimo posto nella logistica. Questo divario è dovuto per lo più alla mancanza di infrastrutture e di un piano nazionale della logistica. Va pur detto che il territorio italiano non è di facile attraversamento dal punto di vista dei trasporti ma, allo stesso tempo, l'organizzazione generale è piuttosto sommaria. C'è però ottimismo e vari dati analitici confermano la ripresa anche sul fronte trasporti.



Se ne è parlato ieri, a Milano, durante il convegno di apertura di Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry, evento promosso da Assologistica insieme a Alsea e a The International Propeller Clubs.

"Per il settore logistico in ortofrutta - afferma Massimiliano Montalti, vicepresidente di Assologistica - notiamo un rilancio in termini di volumi. Il problema sono i margini, che sono sempre risicati. Ma non si può sempre addossare la responsabilità alla Gdo. Come Assologistica, cerchiamo di favorire delle collaborazione fra committenti e operatori, in modo che si smetta con la guerra sui prezzi, ma si cerchi di ottenere la massima qualità alla giusta remunerazione. Può sembrare un concetto irraggiungibile, ma in altri settori già funziona".



Il presidente di Assologistica, Andrea Gentile, ha affermato che permangano alcune ombre, legate ad esempio al numero di aziende, specie dell'autotrasporto, che non sono sopravvissute al recente periodo recessivo. "Per non tacere dei ritardi che l'Italia ancora sconta in termini di infrastrutture e di burocrazia – ha detto il presidente - va ricordato che abbiamo un gap che ci pone al 21° posto nell'indice logistico redatto dalla Banca mondiale, mentre siamo ancora l'8a economia del mondo e il secondo Paese manifatturiero in Europa. E ritardi anche di mentalità/ consapevolezza, dove il 'fare sistema' - evitando 'spezzettamentì e 'cattedrali nel deserto' - deve invece diventare la maggiore priorità per tutti e a tutti i livelli. Il tema è tutto nella realizzazione di infrastrutture mirate che mancano o che vanno completate e nella cabina di regia che metta in relazione coordinata le une alle altre".

Poi ha concluso: "Ora ci attende una sfida molto importante, rappresentata da quella che, da tempo, viene definita una rivoluzione, ovvero la digitalizzazione di funzioni e processi. E i cambiamenti o li si asseconda o si finisce come i dinosauri. Tutti sappiamo che la modernizzazione del sistema logistico è determinante per dare competitività al sistema economico".