
Considerando i cambiamenti climatici in atto negli ultimi anni, e non potendo più produrre al meglio alcune cultivar locali, Torchetti invita i pugliesi alla diversificazione degli areali. "Lì dove ci sono terreni con pH compatibile, è possibile anche con i piccoli frutti come il lampone. La vocazionalità del territorio è fondamentale, e poi ci vogliono il rispetto della terra, delle varie fasi fenologiche delle piante e delle cultivar presenti sul territorio, che vanno sempre preservate e migliorate".
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"I lamponi sono frutti resistenti al freddo quindi non hanno registrato danni durante l'ondata del 19-22 aprile. Lo stesso non si può dire per ciliegie (già in fase di colorazione), uva e pesche/nettarine che per via degli sbalzi termici riportano problemi di cracking. Le ciliegie ancora verdi sono diventate scure".

La campagna ciliegie a Bisceglie è già iniziata. "I danni da sbalzo termico, che determinano spaccature sui frutti, sono stati dovuti alla grande differenza tra temperature diurne e notturne; sulle varietà precoci e precocissime tali danni ammontano al 50-60%. Per le medio-tardive è la cascola a preoccupare" conclude Torchetti.

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Donato Torchetti
Email: dontor@libero.it