Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Spagna: Huelva potrebbe coltivare avocado in modo intensivo

La coltivazione di avocado ha un buon potenziale nella provincia di Huelva, secondo l'agronomo Gonzalo Allendes Lagos, Direttore di AGQ Labs, il quale ha tenuto una conferenza su questo prodotto presso l'Università di Huelva (UHU). A suo parere, il raccolto sarebbe redditizio in questa zona dell'Andalusia, soprattutto se attuato con un sistema intensivo e una gestione adeguata ed esperta.

L'agronomo assicura che le condizioni climatiche in alcune parti della provincia di Huelva sono simili a quelle in Cile, dove il prodotto si coltiva tradizionalmente con buoni risultati. Una delle chiavi è che la provincia di Huelva ha un periodo di freddo in inverno, ma non c'è gelo, cosa essenziale affinché la pianta di avocado si sviluppi normalmente.

L'esperto ha fornito una spiegazione dettagliata sulle condizioni richieste dalla coltura, così come sui suoi possibili problemi e benefici; conoscenze basate su anni di studio e sulla sua esperienza come tecnico di coltivazione.

Gonzalo Allendes ha sottolineato che un altro dei vantaggi di Huelva è che trattasi di una zona produttiva precoce, con un clima temperato, che facilita l'uniformità del calibro del frutto, oltre a ribadire che una stagione invernale mite è importante per lo sviluppo dell'avocado, che richiede anche un periodo prolungato di alte temperature.

Uno dei maggiori rischi per la pianta è l'eccesso di acqua, dato che secondo Allendes: "la uccide direttamente, senza possibilità di recupero", mentre la carenza idrica causa solo perdite di produzione.

Secondo le previsioni relative al commercio mondiale, la domanda di avocado è in aumento in tutti i mercati e di conseguenza un certo numero di Paesi ispano-americani si sta preparando a incrementarne la produzione. Questo, in ogni caso, è qualcosa che crea anche opportunità in altre aree del mondo, con condizioni climatiche simili, come è il caso di alcune zone dell'Europa meridionale, tra cui l'Andalusia. In realtà, le colture tropicali sono già coltivate con successo in altre province andaluse, come Granada e Malaga.

Per Gonzalo Allendes, il primo passo per avere successo con questa coltura è: "effettuare un'adeguata preparazione del terreno". Deve essere in condizioni ottimali, in modo che le radici si sviluppino nel miglior modo possibile senza affrontare ostacoli che ridurrebbero rapidamente le possibilità di successo per la coltura.

Un altro aspetto da considerare è la potatura dell'albero, per impedire che cresca troppo, cosa che può rendere la raccolta dei frutti complicata e costosa. Ciò consente anche che il 60-70% dell'albero sia utilizzato per la produzione. Una delle tecniche che Allendes ha raccomandato è quella di potare i rami, in modo che la produzione dei frutti avvenga più vicino al terreno.

Allendes consiglia la coltivazione intensiva dell'avocado per aumentare la redditività, anche se è essenziale lasciare spazio sufficiente per consentire il passaggio di veicoli, come i trattori. La resa media dell'avocado è di circa 20 ton per ettaro, con un costo di coltivazione di 10.000 euro.

Infine, un altro dei problemi da studiare attentamente è la varietà che si vuole coltivare, in modo da soddisfare le aspettative del produttore e del mercato.

La produzione di avocado globale è pari a 4,3 milioni di ton e dovrebbe continuare a crescere a ritmo accelerato, anche se si stima che ancora non sia sufficiente a soddisfare la domanda prevista.

Fonte: agrodiariohuelva.es
Data di pubblicazione: