L'on. Orazio Ragusa
"Un altro importante risultato – sostiene Ragusa – per il nostro territorio, non dimenticando che adesso bisognerà seguire gli ulteriori passi per fare in modo che queste risorse economiche possano diventare spendibili nell'immediato, così da consentire a tutti gli operatori di fruire della struttura nella maniera migliore. Siamo convinti che sia fondamentale garantire delle risposte di un certo tipo anche per quanto attiene il migliore completamento di strutture commerciali specializzate per la vendita dei prodotti nelle zone caratterizzate da produzioni agricole tipiche di particolare rilevanza economica, così come nel caso dell'ortofrutticolo di Vittoria".
"Incassato questo primo risultato è però essenziale tutta una serie di adempimenti allo scopo di garantire l'immediato avvio di interventi attesi da tempo. Come sempre, agiremo in pieno accordo con le amministrazioni locali, e in particolare in collaborazione con il sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato, allo scopo di accelerare l'iter previsto e consentire che le ricadute possano essere le più proficue possibili".
Ma cosa farne di queste, sebbene non ingenti, somme? Lo abbiamo chiesto a Gianfranco Cunsolo, presidente provinciale di Coldiretti Ragusa.
"Sono molte le proposte che sono state formulate nell'ambiente - spiega Cunsolo - Si va dal centro di condizionamento per la calibratura e il confezionamento delle primizie, a strutture logistiche intese come spazi di manovra per il carico e lo scarico delle merci. Nessuna ipotesi è da scartare aprioristicamente, ma il finanziamento non è così cospicuo da far pensare ad altre eventualità".
"Quel che, secondo il modo di vedere di Coldiretti è più urgente - prosegue Cunsolo - attiene alla ristrutturazione dei box anche con l'implementazione di celle frigorifere. Le celle di condizionamento, così intese, permetterebbero di mantenere in condizioni migliori il prodotto, specie nei mesi più caldi, e di trattenere per qualche giorno i nostri ortaggi durante le fasi di eccesso di offerta. Le celle, mantenendo i prodotti per due o tre giorni in perfette condizioni, consentirebbero la loro commercializzazione in una fase successiva a un prezzo magari più alto".
"Chiaro è che la catena del freddo deve essere mantenuta per evitare l'insorgere di problemi, fino alla destinazione dei prodotti. Gli effetti di una tale possibilità sono evidenti anche agli occhi dei meno avveduti che, alla stregua di chi la pensa come noi, ne avrebbero un ritorno economico molto più vantaggioso. Del resto, un conto è dover cedere un prodotto deperibile con la massima urgenza, un altro conto è poterlo trattenere in attesa di un prezzo migliore, no?"