
"E' un mercato in crescita – spiega Natalia Willner, responsabile marketing dell'azienda con sede ad Amburgo (Germania) - perché la frutta disidratata ha preso il suo posto nei reparti della Gdo, mentre varietà e assortimento si sono ampliati. Dolci, cioccolati, torte, cereali... Queste categorie, e molte altre ancora, contengono diverse tipologie di frutta disidratata, dai cranberries alla physalis peruviana (alchechengi), passando dalle prugne allo zenzero".

Zenzero. (Fonte foto @Bolasco)
Ma a guidare questa crescita è anche l'aspetto salutistico: "l'interesse del consumatore verso uno stile di vita salutistico si riflette sul mercato della frutta disidratata", conferma la Willner, sottolineando come nel prossimo futuro la sfida del settore sarà - quale perfetta conseguenza dell'attenzione alla salute - "la tematica dello zucchero: è sempre più importante ed è necessario trovare alternative alla dolcificazione con zucchero di questi prodotti".
Sul tema "è interessante anche notare – spiega la responsabile marketing – come stia emergendo un nuovo consumatore di frutta disidratata: i bambini, che sono attivamente targhetizzati dalle industrie. Questi nuovi consumatori vengono abituati dalla loro infanzia a consumare frutta essiccata o prodotti che ne contengono, in quanto vengono consigliati ai bambini come un'alternativa salutistica agli snack dolci e alle merendine classiche".
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"La frutta essiccata – riprende - è molto consumata singolarmente, ma è anche interessante osservare il suo uso come ingrediente in prodotti agro-alimentari tipo dolci, cioccolato, torte, muesli, cereali. Anche i consumatori moderni sono pronti a provare nuovi abbinamenti, più innovanti e straordinari, influenzati dai loro viaggi e dal desiderio di ritrovare influenze gastronomiche e culturali lontani". Quest'ultimo aspetto lo si è visto anche nel nostro paese, dove se fino al 2012 la Bösch Boden Spies commercializzava un'unica varietà di frutta secca, ora ha posizionato il cranberry (uno dei propri prodotti di punta, ndr) come frutto preferito della propria gamma in Italia.
L'azienda è attiva in praticamente tutto il Vecchio Continente, importando mirtilli, cranberries, ciliegie, mandorle e uvetta dagli Stati Uniti, noci e prugne da Stati Uniti e Cile, noci Pecan sempre dagli Stati Uniti, ma anche dal Messico, frutta esotica (il trio ananas, mango e papaia) dalla Thailandia, physalis da Perù e Colombia, Zenzero dall'area Sud del Pacifico, noci di Macadamia dall'Australia e uva di Smyrne da Australia e Africa del Sud.
"Consegniamo in tutta Europa, tranne che nel Regno Unito. I nostri prodotti di punta vanno in Germania e in Italia. L'Italia è un paese importante per l'uva di Smyrne, i cranberries e la physalis peruviana".

Zenzero disidratato.(Fonte foto @Bolasco)
Ogni paese, conclude la Willner, "si distingue per le proprie abitudini alimentari, le influenze culturali, i modi di consumo e l'evoluzione del mercato della frutta. Esportiamo in Germania da oltre 20 anni quasi esclusivamente, e abbiamo cominciato a svilupparci l'anno scorso nei paesi dell'Europa dell'Est e del Sud con la nostra frutta disidratata e a guscio. I paesi destinatari si trovano quindi a stadi diversi per quando riguarda la diffusione di questi prodotti. Quello che li accomuna è un interesse generale per la frutta secca, in quanto i consumatori in Europa privilegiano sempre di più gli snack e il cibo buono per la salute".
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