Le categorie in reparto troppo spesso disorientano: l'esito del sondaggio di lunedi' scorso
La case history proposta la settimana scorsa (vedi precedente articolo), fatto salvo l'appeal del display, ci ha permesso di verificare quale sia il rischio di accrescere l'assortimento saturando lo spazio disponibile senza considerarne la relativa fruibilità a punto vendita. Quando la categoria non è completa e non è chiara, il giudizio negativo del responsabile acquisto si trasferisce su tutto il reparto ortofrutta e, di riflesso, coinvolge l'intero punto vendita.
I punteggi medi assegnati all'allestimento di frutta secca condiviso (vedi foto qui sopra) assegnano un valore medio pari a 3,3 per quanto riguarda la completezza assortimentale (clicca qui per il grafico ingrandito) e 3 con riferimento alla chiarezza espositiva (clicca qui per il grafico ingrandito).
Tali valutazioni, sommate alle tante e-mail ricevute, ci dimostrano, una volta di più, di come sia possibile far convergere il senso estetico, l'esperienza professionale o forse solo il buon senso in maniera funzionale e utile a sottolineare scelte assortimentali sbagliate.
Evidenziate le criticità, a noi resta la responsabilità di lavorare attivamente per migliorare lo status quo. Il segreto è presto individuato: provare a mettere i panni del cliente-consumatore.
APPROFONDISCI l'argomento del category management con l'articolo di oggi, intitolato: La lettera B del category management: ricerca dei Benefici attesi dal consumatore