
Coda di clienti davanti al punto vendita WeFood di Copenaghen.
L'obiettivo era ed è - peraltro incentivato dal ministro danese per l'Agricoltura - quello di dare un drastico taglio allo spreco alimentare, rimettendo in vendita specificatamente per questo scopo prodotti che altrimenti sarebbero mandati al macero. Gli scaffali di WeFood vengono riempiti dai surplus che vengono da altri supermercati, da donazioni e da accordi con diversi fornitori, come quello siglato dall'Ong con un importatore di agrumi. Tutti i prodotti venduti sono a un prezzo dal 30 al 50% inferiore alla controparte normale.

Frutta in vendita nel primo punto vendita WeFood di Copenaghen.
Non è certo se i clienti facciano acquisti da WeFood attratti dai prezzi o perché spinti dal senso etico e dal desiderio di contribuire alla riduzione dello spreco alimentare, probabilmente entrambi; fatto sta che oggi, 9 mesi dopo l'apertura WeFood è un un successo in Danimarca, tanto che - riporta l'Indipendent - nelle scorse settimane è stato aperto un secondo punto vendita, questa volta a Nørrebro, quartiere alla moda della capitale danese.