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Intervista a Carlo Milanoli, presidente del consorzio per l'imballaggio riutilizzabile EURepack

In vista della tavola rotonda dal titolo "I Desaparecidos", organizzata dal consorzio EURepack e che si terrà in occasione di Macfrut 2016 giovedì 15 settembre 2016 alle ore 14:30, FreshPlaza ha intervistato il presidente del consorzio, Carlo Milanoli.

FreshPlaza (FP) - Come mai il titolo "I Desaparecidos"?
Carlo Milanoli (CM) - Abbiamo voluto utilizzare un titolo provocatorio perché Eurepack rappresenta una realtà di cui non si parla: il circolo virtuoso generato dagli imballaggi riutilizzabili in plastica nella vendita al dettaglio dei prodotti ortofrutticoli. Si tratta di una realtà che non fa notizia, nonostante sia parte del nostro quotidiano ogniqualvolta ci rechiamo nel reparto dei freschi di un supermercato.

In un'epoca in cui l'attenzione ai concetti di sostenibilità e di responsabilità ambientale ha acquisito un'importanza primaria, è nostro dovere mostrare il ruolo chiave dei nostri consorziati, organizzazioni industriali ignote ai più, che garantiscono il funzionamento di uno schema a spreco zero.


Carlo Milanoli.

Abbiamo però l'impressione che da più parti non si valorizzino quanto si dovrebbe i benefici dell'imballo riutilizzabile in plastica, e lo schema di gestione ad esso associato; pertanto il nostro intervento a Macfrut intende esaltare il modello operativo usato dai nostri consorziati come best practice e promuoverlo come esempio per altre filiere distributive e per altri comparti economici.

FP - Il Macfrut non è notoriamente una manifestazione aperta ai consumatori. Come pensate di coinvolgerli in una maggiore consapevolezza circa i temi trattati?
CM - Intendiamo raggiungerli con una comunicazione mirata, coinvolgendo la stampa di settore e divulgando ricerche e dati in nostro possesso che possano renderli maggiormente consapevoli circa l'importanza dell'imballaggio in plastica riutilizzabile. Anche se alcuni iniziano già a prestare attenzione a questi aspetti.
E' nostra intenzione inoltre intraprendere azioni di penetrazione nel mercato, oggi saldamente in mano all'imballaggio a perdere. E' ora che la realtà del pooling della cassetta in plastica esca dal cono d'ombra e si conquisti il riconoscimento che le spetta nell'ambito della prevenzione dei rifiuti.



(FP) - Quale società ha svolto la ricerca della quale presenterete i risultati? e di che si tratta?
CM - Presenteremo i risultati del sondaggio commissionato da un nostro associato a Brandcheck, società di consulenza esperta nel settore del packaging. Brandcheck ha chiesto a 2.200 consumatori in varie nazioni, Italia compresa, quale fosse la loro percezione dei contenitori di plastica riutilizzabili, considerando parametri quali: attrazione del contenitore, freschezza e qualità dei prodotti contenuti nell'imballaggio di plastica, disponibilità a pagare di più per un imballaggio migliore. I risultati sono stati sorprendenti (leggi qui sotto).

AGGIORNAMENTO - I risultati della ricerca
Più studi universitari di carattere mondiale hanno misurato le differenze tra lo schema logistico che utilizza imballaggi a perdere e quelli che hanno implementato i contenitori dei consorziati Eurepack. Lo studio del Fraunhofer Institut del 2009, in collaborazione con l'Università di Stoccarda, arriva a calcolare in oltre 100.000 tonnellate la minor emissione di anidride carbonica in atmosfera ogni anno, conseguente alla sostituzione di 300 milioni di cassette a perdere con altrettanti cicli di riutilizzo delle cassette in plastica; oltre alla riduzione di rifiuti stimabile in 150.000 tonnellate in meno all'anno.

E' stato inoltre presentato un sondaggio commissionato da un associato EURepack a Brandcheck, società di consulenza esperta nel settore del packaging. Brandcheck ha chiesto a 2.200 consumatori distribuiti per età, sesso e in varie nazioni, Italia compresa, quale fosse la loro percezione dei contenitori di plastica riutilizzabili considerando parametri quali: attrazione rispetto al tipo di contenitore, percezione di freschezza e qualità dei prodotti contenuti nell'imballaggio di plastica, disponibilità a pagare di più per un imballaggio migliore.

Tra i risultati emersi dal sondaggio il più significativo riguarda il seguente dato: il 55% degli intervistati ha espresso gradimento verso gli imballaggi di plastica riutilizzabili. Inoltre, una parte di essi si è dichiarata consapevole del fatto che tali imballaggi possono essere riutilizzati.