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Il ministro dell'Interno Alfano ha incontrato al confine il collega austriaco Sobotka

Barriera al Brennero: arriva lo stop ai lavori

Nessuna barriera al Brennero. Lo scorso 13 maggio 2016, i ministri dell'Interno di Austria e Italia, Angelino Alfano e Wolfgang Sobotka, si sono incontrati al valico alpino per fare il punto sui controlli di frontiera ai migranti. Dopo il colloquio, i due hanno dichiarato in conferenza stampa che stanno lavorando affinché "non si edifichino muri" ai confini tra i due Stati.



Alfano ha ricordato che i due Paesi comunitari hanno un interscambio commerciale di 17 miliardi di euro l'anno e che ogni sette secondo un tir attraversa il confine italo-austriaco. "Eventuali controlli di frontiera avrebbero perciò un impatto pesantissimo". Alfano ha, inoltre, ringraziato l'Austria anche per il sostegno al migration compact portato avanti dall'Italia.

In merito poi all'allarme di Frontex, che stima un'inversione di tendenza tra Grecia e Italia nel flusso di migranti, con una drastica riduzione degli arrivi sulle isole greche, Alfano ha dichiarato: "Non ci facciamo allarmare da dati relativi, che ci paragonano alla Grecia. Nel primo periodo di quest'anno abbiamo un dato sui flussi dei migranti che è pari a -13,7% rispetto all'anno scorso, che era a sua volta già inferiore al 2014".



"Noi siamo chiamati a gestire le conseguenze dei flussi dei migranti, ma le cause vanno affrontate dall'Europa - ha sottolineato Alfano - Non smetteremo di fare accoglienza; chi però tenterà di oltrepassare il confine del Brennero sappia che verrà riportato nei nostri centri di accoglienza in Italia".

Il commento di CNA-Fita (Unione nazionale imprese di trasporto)
"Apprendiamo con sollievo la notizia della sospensione della costruzione dei varchi di controllo al Brennero che avrebbero rappresentato, per l'autotrasporto e per l'economia italiana, vocata all'export, un danno incalcolabile". A dichiararlo Cinzia Franchini, presidente nazionale CNA-Fita che ha ribadito: "L'edificazione di un muro avrebbe ricondotto l'Europa indietro di decenni penalizzando i traffici delle merci e delle persone fondati sulla libera circolazione".

Persiste in ogni caso il timore che l'emergenza migranti possa nuovamente far precipitare la situazione verso soluzioni estreme. "Per scongiurare tali eventualità e contrastare il traffico illecito di clandestini - ha sottolineato Franchini - riteniamo comunque fondamentale che si possa predisporre l'utilizzo di scanner, creando corsie privilegiate per il trasporto delle merci e delle persone, consentendo così, nel medesimo tempo, fluidità alla circolazione e al passaggio dei mezzi e un controllo necessario, selettivo e reale".