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Il punto sulla campagna del kiwi

"Giovanni Gullino: "Non conta essere i piu' grandi, ma conta essere i piu' bravi nel nostro mestiere"



Operante nel Saluzzese, l'azienda import-export Gullino possiede due importanti magazzini: Sole e Celo. Il primo è il magazzino principale, in cui si lavora il prodotto a marchio Gullino, il secondo magazzino, dal 2014, è completamente dedicato all'impacco del prodotto per Zespri.

"Disponiamo di circa 350 ettari di actinidieti di proprietà a Latina e un centinaio in Piemonte. Uno dei nostri magazzini rappresenta un terminal operativo per le spedizioni Zespri Europa e più di 3/4 della nostra produzione è certificata biologica". Così spiega a FreshPlaza Giovanni Gullino, direttore generale e direttore acquisti presso l'omonima azienda piemontese Gullino.



Un frutto dal cuore morbido
"Da diversi anni - prosegue Giovanni - stiamo puntando molto sul marchio 'Kiwi d'Or', che è un nome storico; sotto questo brand vogliamo connotare un prodotto che abbia buone caratteristiche organolettiche. Noi garantiamo ai clienti frutti con un cuore morbido, perché sia noi raccogliamo, sia ai nostri conferenti facciamo raccogliere i frutti solo se hanno raggiunto determinati parametri e caratteristiche".

"Siamo al 2 dicembre 2015 (giorno dell'intervista, NdR) e abbiamo ancora 70 ettari a Latina dove completare la raccolta; in questo momento stiamo raccogliendo prodotto con un tenore zuccherino tra 9 e 11° Brix. Pertanto il frutto matura naturalmente sulla pianta, poi arriva in magazzino dove viene gestito e conservato in modo tale da raggiungere il miglior risultato in termini di consistenza della polpa, mantenendo morbido il cuore del frutto".



Gullino ha circa 500 conferenti in tutta Italia, ed è la realtà privata più grande a livello nazionale. Il direttore precisa: "A noi non basta essere i più grandi. Per essere grande basta acquistare prodotto. Noi vogliamo essere i più bravi nel nostro mestiere. Seguiamo i nostri conferenti attraverso tecnici che consigliano direttamente i produttori al fine di ottenere un frutto con determinate specifiche e per noi è molto importante il momento di raccolta. Quest'anno per il periodo tardo estivo, abbiamo lavorato molto bene con il kiwi Green Light, i cui volumi stanno terminando. Pur con un prezzo basso c'è stato uno smaltimento costante; la lavorazione del kiwi Hayward è iniziata intorno al 10 novembre".



Alla Gullino erano consapevoli che quest'anno ci sarebbe stato un problema di calibri (pezzatura piccola): "Per cui siamo intervenuti direttamente in campo, effettuando tre volte il diradamento e abbiamo raggiunto ottimi risultati con frutti di calibro grande. Siamo soddisfatti delle nostre pezzature; forse storicamente quest'anno abbiamo il kiwi con il calibro migliore".

Non si segnalano invece problemi di produzione, anzi dopo alcuni anni di flessione a causa della batteriosi, si è tornati a ottenere quantitativi soddisfacenti a scapito però del prezzo.

"In questo momento, proprio perché c'è troppa offerta, alcuni operatori preferiscono tenersi il prodotto in magazzino e aspettare che ci sia più equilibrio fra domanda e offerta, al fine di spuntare un prezzo migliore. Questo ovviamente è possibile per chi dispone di celle con un buon monitoraggio del prodotto, per cui può permettersi di temporeggiare e aspettare che si smaltiscano le scorte dell'emisfero Sud".



Grecia: un temibile competitor

Oltre a una maggior produzione interna di kiwi, si segnala il problema della concorrenza da parte della Grecia, la cui situazione socio-economica è diversa da quella italiana: per certi versi peggiore per altri migliore.

"I Greci hanno forse costi di produzione più bassi e meno richieste in termini di specifiche del prodotto, per cui riescono a essere molto più competitivi degli Italiani, sul mercato. Negli anni scorsi, avendo meno prodotto a causa della batteriosi, l'Italia spuntava prezzi superiori e sperava di difendere quelle quotazioni; quest'anno non è così semplice, essendo elevati anche i volumi italiani".

"La Grecia, che non è stata colpita dalla batteriosi, è riuscita a entrare in tanti canali distributivi proprio negli anni in cui noi avevamo meno prodotto, per cui alcune catene distributive sono passate al kiwi greco; quest'anno ci sarebbe la volontà di recuperare alcune posizioni, ma ci sono già i Greci. Per questa ragione, oltre a battagliare per accaparrarci i vari mercati, dobbiamo ricordare alle catene distributive che anche in Italia c'è il kiwi da ottobre a giugno, pertanto non devono ricordarsi del kiwi italiano solo da marzo in avanti".



"Il prodotto greco detiene un posto importante in Europa e noi Italiani dobbiamo difendere le nostre posizioni cercando di migliorare nella qualità e cercando di stringere degli accordi di continuità con la Gdo, dimostrando di essere competitivi con i Greci e facendo sì di non essere tenuti fuori dai giochi per pochi centesimi; l'anno scorso siamo stati più alti nel prezzo, ma stavolta, con tanta produzione, possiamo essere più competitivi".

Secondo Giovanni Gullino, è importante far passare il messaggio che l'Italia è in grado di offrire servizi aggiuntivi, che la Grecia non può fornire, per cui non si può ragionare semplicemente nell'ottica "non acquisto il prodotto italiano, perché costa di più"; il produttore italiano ha una lunga esperienza e capacità nelle forniture di kiwi alla Grande distribuzione europea, esperienza che non può essere cancellata solo perché ora esiste anche l'offerta della Grecia!

"Dobbiamo evitare - sottolinea il direttore - che la Grecia con il kiwi faccia quello che la Spagna ha fatto con le pesche. Dobbiamo essere più bravi a competere, anche quando non c'è un ritorno a breve termine, ma è garantito lo smaltimento dei volumi".

Il mercato estero di Gullino

In questo momento, Gullino conferisce kiwi in Inghilterra, al gruppo Tesco. Spedizioni vengono effettuate anche in USA, Canada, India e Dubai.

"Stiamo terminando il kiwi giallo Soreli, con cui abbiamo effettuato una serie di spedizioni a Hong Kong e adesso stiamo finendo le scorte sul mercato europeo in Germania, Paesi Bassi e nord Europa".

Il mercato del kiwi Hayward sta invece partendo.

"In generale, per il kiwi penso sia un momento di difficoltà, ma certamente non dobbiamo aspettare che i clienti ci vengano a cercare oppure che i nostri concorrenti più intraprendenti ci occupino i canali di vendita".

"Infine, certamente in Europa si respira un'aria pesante, e dopo gli attentati di Parigi sono diminuiti i carichi; alcuni nostri clienti francesi si lamentano che taluni mercati, come quello della ristorazione collettiva, hanno subito una contrazione dei consumi. C'è un po' di rallentamento, in questa fase".

Contatti:
Gullino Import-Export S.r.l.

S.S. 589 Laghi di Avigliana, 8/A
12037 Saluzzo (CN)
Web: www.gullino.it
Email: [email protected]