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Accorcerà la supply chain per 20 milioni di inglesi

Regno Unito: nel porto di Tilbury in costruzione un nuovo magazzino refrigerato da mille container alla settimana

Sul fiume Tamigi, nell'Essex, il porto di Tilbury è per importanza il terzo di tutto il Regno Unito; ogni anno passano di qui mezzo milione di container provenienti da tutto il mondo, da Europa, Australia, Nuova Zelanda, Sud America. Di tutte le merci movimentate, un 15/20% è rappresentato da frutta e verdura fresca di stagione, proveniente da Spagna (incluse Isole Canarie),Nord Africa (specialmente dal Marocco), Caraibi.

Le cose tuttavia sono destinate a cambiare, e in meglio. Proprio ora infatti è in costruzione all'interno dell'area del porto di Tilbury un nuovo e gigantesco terminal completamente refrigerato, su più piani, da quasi 70mila metri quadrati. L'opera è frutto di un accordo tra l'autorità portuale di Tilbury e la NFT Distribution, che gestirà la nuova struttura.


Come sarà lil nuvo magazzino reefer della NFT, all'interno del porto di Tilbury (Fonte foto: www.producebusinessuk.com).

Dal costo di 25 milioni di sterline (quasi 33 milioni di euro), il nuovo magazzino sarà pronto per il prossimo febbraio e inaugurato già a marzo 2016. Secondo le previsioni avrà una capacità di lavorazione, tra scarico, carico e partenza dei camion per l'entroterra di circa mille container alla settimana; e ad aumentare saranno soprattutto le movimentazioni di frutta e verdura fresca.

NFT e porto di Tilbury parlano di una rivoluzione della supply chain grazie proprio alla nuova struttura. Quando sarà operativa - sostengono - permetterà di bypassare i magazzini refrigerati sparsi nel Regno Unito.

Questi magazzini infatti erano stati costruiti in aree come il Suffolk, l'Hampshire, lo Spalding, per sostenere le produzioni locali, che così potevano conferire i loro prodotti vicino alla zona di produzione; tuttavia con l'aumento della popolazione le forniture locali non sono più sufficienti per approvvigionare una nazione che oggi conta 64 milioni e mezzo di abitanti e che entro il 2027 ne conterà 70 milioni; tant'è che oggi il 40% degli alimenti consumati dagli inglesi è d'importazione. Così, oltre che come centri di raccolta delle produzioni locali i magazzini sparsi sul territorio sono stati utilizzati anche per raccogliere i prodotti che arrivavano dall'estero, allungando di fatto la supply chain.


In un rendering, l'interno del futuro magazzino da 70mila metri quadrati (Fonte foto: www.producebusinessuk.com).

E la decisione di costruire la nuova struttura nel porto di Tilbury non è casuale: dei 64 milioni di abitanti del Regno Unito quasi uno su 3 (circa 20 milioni) abita in un raggio di 120 chilometri dal porto. I costruttori stimano che, per raggiungere, Londra la frutta e la verdura scaricate a Tilbury potranno evitare il viaggio fino al magazzino refrigerato dell'NFT a Daventry, per poi essere smistate nella capitale; con il nuovo magazzino portuale, una volta scaricate e immagazzinate, le merci potranno prendere direttamente la via della Capitale, risparmiando 24 ore di viaggio. Detta in altri termini, l'ortofrutta in arrivo da Tilbury arriverà sugli scaffali 24 ore prima, più fresca e con un giorno di shelf life in più davanti.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte www.producebusinessuk.com