A settembre un fondo dedicato alle start up agroalimentari
Per le start up, il Fondo opera assumendo direttamente partecipazioni di minoranza nel capitale aziendale (equity). Requisito di base, oltre ad un business plan convincente, è anche l'apporto di capitali privati pari ad almeno il 30% dell'intervento finanziario complessivo.
Il fondo si rivolge in particolare ai giovani, affiancando il set di strumenti finanziari che Ismea già mette a disposizione degli under 40 per l'acquisizione della base fondiarie e lo sviluppo di efficienti imprese agricole.
"L'obiettivo - ha sottolineato il direttore generale di Ismea, Raffaele Borriello - è quello di convogliare verso un progetto giudicato innovativo e con elevate potenzialità di crescita risorse pubbliche e private, coinvolgendo player come i venture capitalist, business angel, early stage financer e altri soggetti in grado non solo di apportare un contributo finanziario all'azienda ma di trasferire anche il know how necessario per la sua affermazione sul mercato".
Erano presenti al Forum anche le 25 start up agroalimentari selezionate dal Mipaaf con il concorso nazionale dei "Nuovi Talenti Imprenditoriali", finalizzato alla valorizzazione e rappresentazione delle migliori esperienze imprenditoriali nel settore agricolo e agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura da parte di aziende start up condotte da giovani, provenienti da tutto il territorio nazionale.
Le aziende vincitrici prenderanno parte al programma "Vivaio delle Idee" in scena da luglio a ottobre ogni lunedì, giovedì e venerdì dalle ore 17 alle ore 19 nell'area lounge del Ministero delle politiche agricole (Expo-Cardo sud/est), per presentare le storie aziendali a pubblici di finanziatori, compratori stranieri, esperti aziendali, ricercatori, nonché a delegazioni nazionali estere.
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